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L’Amministrazione comunale di Bova, di concerto con l’assessorato allo spettacolo delegato all’Assessore Giuseppe Casile tra la iniziative intraprese per “l’estate della Chora” offre al pubblico un evento musico storico culturale della cantastorie calabrese Francesca Prestia “Voci di muse, viaggio nella Magna Grecia” racconti storia e tradizioni della terra di Calabria, della Magna Grecia.
Bova, capitale culturale, civile e morale dei greci di Calabria detiene ancora ad oggi la presenza di anziani e giovani parlanti la lingua greco-calabra, oltre ad essere uno dei borghi piu’ belli d’Italia, citta’ del bio, e’ uno dei 21 comuni d’Italia insignito dal ministero per il turismo e gli affari generali con il marchio “Gioiello d’Italia” unico per la Calabria.
Il titolo “Voci delle muse” viaggio nel mondo della Magna Grecia, e’ il tributo che la cantastorie Francesca Prestia fa alla sua terra, attraverso i versi della poetessa Saffo, gli epigrammi della locrese Nosside, le storie delle Antigoni, Elettra, Medea ed Ifigenia della Calabria di oggi, i versi e i racconti del poeta e scrittore grecofono Salvino Nucera.
L’artista utilizza il canto e la musica, le parole dei dialetti calabresi e della lingua calabro-greca, i racconti per divulgare, attraverso i linguaggi artistici, cio’ che ha fatto la storia del popolo calabrese cio’ che e’ alla sua radice, cio’ che ne costituisce la sua identita’ storica della nostra terra inserita nel circuito della Magna Grecia.
L’evento, della durata di un’ora e 30 minuti circa, e’ un percorso narrativo-musicale che racconta, quindi, pagine di storia calabrese; e lo fa attraverso i volti e le voci femminili di:
-Saffo e Nosside (poetesse delle donne e dell’amore)
-la regina di Bova e la leggenda della sua orma nel castello;
-Irene, sorella di Leonzio Pilato, martire dei barbari franchi a Seminara;
-Melusina (donna narrata in “l’amata alla finestra” di Corrado Alvaro);
-“la pigiatrice d’uva” (donna narrata in “gente in Aspromonte” di Corrado Alvaro ;
-Giovanna Daffini, cantastorie italiana che ci sollecita ad impegnarci nella difesa e tutela del nostro territorio in molte zone avvelenato ed inquinato;
-Niyat (donna eritrea, recentemente sbarcata sulle nostre coste)
L’evento prevede l’accompagnamento dal vivo della chitarra classica, della lira calabrese, del mandolino, della chitarrina battente, del bouzouki grecanico, del flauto, della fisarmonica della zampogna e del tamburello, strumenti che traducono in melodia, in suoni ritmici e patimenti e le gioie delle storie “cuntate”.
Un momento artistico che aspira ad offrire al pubblico un momento di arricchimento storico-culturale, che mira a rafforzare l’identita’ calabrese.
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