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Si è svolta ieri, 7 novembre 2015, a Bova, nel Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte, la presentazione scientifica del fossile Sirenio ritrovato nella “Pietra di Lazzaro“.
Circa 17 milioni di anni fa, quando ancora la Calabria non si trovava nella posizione attuale, quando il Mediterraneo si andava formando a seguito della chiusura del grande Oceano Tetide, nelle calde acque marine nuotavano mammiferi ormai estinti in Europa: i sireni.
Il fossile Sirenio risulta essere di grande interesse scientifico perché innanzitutto è il primo ad essere stato rinvenuto nella Pietra di Lazzaro, è il più antico Sirenio conosciuto in Calabria ed è una nuova segnalazione nel quadro della diffusione dei sireni nel Miocene, quando il Mediterraneo aveva una conformazione geografica ben diversa da oggi.
Il programma ha previsto l’iniziale intervento, dell‘Arch. Giuseppe Bruzzese, promotore del Marketing del territorio, in seguito i saluti in lingua grecanica e in italiano del Sindaco di Bova, Santo Casile.
Poi, hanno preso la parola il Prof. Renato Crucitti, Direttore Scientifico del Museo, Caterina Mesiano, Responsabile del Museo di Paleontologia di Bova, la Prof.ssa Cinzia Marra, Paleontologa Università di Messina, Prof. Giuseppe Bombino, Presidente dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte e del Rotary Club Area Grecanica.
Presente Carmelo Ambrogio, proprietario del fossile ritrovato.
Ha moderato l’incontro la Dott.ssa Maria Cristina Condello, Direttore di Ntacalabria.it.
A seguire, le persone presenti hanno partecipato alla visita guidata all’interno del Museo.
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