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Mercoledì 13 agosto alle ore 22:00, a Bova, in piazza Roma, si è svolta un’iniziativa musico-culturale “Voci di Muse. Viaggio nella Magna Grecia” dedicata alla storia e alle tradizioni della terra di Calabria, della Magna Grecia che fu e che è.
È stato l’ennesimo tributo della cantastorie calabra Francesca Prestia alla sua terra.
Con i musicisti Salvatore Familiari alle chitarre, Peppe D’Agostino ai plettri, Lorenzo Paviglianiti alle percussioni, il poeta calabrogreco Salvino Nucera, la professoressa Lucia Licciardello, il giornalista e professore Nicola Rombolà; la Prestia ha compiuto un viaggio attraverso i versi della poetessa Saffo, gli epigrammi della locrese Nosside, le storie delle Antigoni, Elettra, Medea ed Ifigenia della Calabria di oggi, i versi e i racconti dei poeti e scrittori grecanici Salvino Nucera, Bruno Casile e Mastrangelo Maesano.
L’artista ha utilizzato il canto e la musica, le immagini e le parole dei dialetti calabresi e della lingua calabro greca, i racconti, per divulgare, attraverso i linguaggi artistici, ciò che ha fatto la storia del popolo calabrese, ciò che è alla sua radice, ciò che ne costituisce la sua identità.
È stato un momento di grande emozione. I bovesi, anche dalle finestre delle loro case, hanno partecipato con grande attenzione al percorso narrativo, al canto, alla festosa danza delle tarantelle. I suoni della lingua calabrogreca hanno ancora una volta fatto vibrare i cuori e le pietre della Chòra.
A conclusione della importante manifestazione il sindaco di Bova ha ringraziato a nome della Amministrazione comunale la cantante, e il Dr. Carmelo Nucera presidente del circolo, ha ringraziato l’Amministrazione per aver programmato l’iniziativa ed ha consegnato una targa ricordo realizzata dal maestro bovese Franco Violi, a Francesca Prestia esprimendo la gratitudine dei calabrogreci per il progetto culturale di valorizzazione della minoranza calabrogreca portato avanti dalla cantastorie di Calabria.
Il progetto, per il suo spessore culturale deve varcare i confini regionali conquistando l’attenzione della cultura nazionale a partire dalla Expo di Milano.
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