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In uno dei tanti angoli suggestivi del Borgo grecofono della Chora tu Vua (Città di Bova) presso la Platia tis makrozoias (Piazzetta della longevità) è stato presentato il volume della professoressa Maria Concetta Preta “L’ombra di Diana”, evento patrocinato dal Comune di Bova.
La presentazione rientra nel programma di eventi culturali dell’estate 2016 della CHORA, coordinato dal Presidente del Circolo di lingua e Cultura greca calabra Apodiafazzi dr. Carmelo Giuseppe Nucera.
I lavori iniziano con i saluti in lingua greca arcaica calabra da parte del Sindaco dr. Santo Casile, a seguire l’intervento del Professore Angelo Maisano, Amministratore Delegato alla Cultura, il quale ha elogiato l’opera scritta dall’autrice Professoressa Maria Concetta Prete.
A seguire l’intervento del Presidente del Circolo Apodiafazzi Dr. Carmelo Giuseppe Nucera il quale ha illustrato racconti di storia e leggende della Bovesia che si agganciano al romanzo L’Ombra di Diana.
L’opera è un romanzo giallo-mystery a sfondo storico ambientato in Calabria, e più precisamente nell’antica Monteleone, oggi Vibo Valentia.
L’autrice, sorretta da conoscenze specifiche sui secoli XVI – XVII – XVIII, mette al centro dell’intrigo la dimenticata leggenda di Diana Recco e dei Sette Martiri di Monteleone il cui eccidio, voluto dai duchi Pignatelli nel 1508, culminò nella vendetta, dieci anni dopo, da parte della discendente di due dei sette martiri; nella vicenda ricorrono alcuni simboli arcani di indubbio valore: una tela del ‘700 con l’enigmatico volto di una dama, il manoscritto vergato dal Walther, un’olla cineraria con fregio apocrifo contenete la mappa d’una favolosa necropoli e, soprattutto, i versi struggenti d’una canzone popolare che rievoca il gesto impavido di Diana Recco: “La ballata di Diana”, composta dall’autrice.
Sono seguiti alcuni interventi da parte del pubblico presente.
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