Bova, parla Gianfranco Marino: ecco perché sono fuori dalla giunta

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“Affido tutta la mia amarezza ad una nota che, di certo non può rappresentare a pieno la prostrazione, figlia di un mio personale triste epilogo politico-amministrativo. Fin dal 18 di Maggio 2011 ho onorato con serietà, impegno, abnegazione, tanti tangibili risultati e con correttezza, nei confronti dei cittadini bovesi, di quei tanti elettori che, conferendomi un ampio consenso mi hanno consacrato come più votato in assoluto, ma soprattutto nei confronti del primo cittadino al cui fianco sono stato, senza tema di smentita, con lealtà politica e personale fino ad appena ventiquattrore fa.

Alla luce del mio affetto e della mia serietà nei suoi confronti, mai mi sarei aspettato epilogo più amaro, mai avrei creduto possibile che il bene, l’amicizia e la correttezza potessero essere ripagati con un atteggiamento a dir poco inspiegabile, figlio di non si sa quale logica perversa, che ha lasciato di stucco buona parte del paese e delle istituzioni tutte.

Quando qualche giorno addietro, mi veniva rappresentato proprio dal Sindaco Casile, il malessere di alcuni consiglieri, bramosi di entrare in giunta e le insistenze rispetto ad un rimpasto della stessa, pena le dimissioni, Casile aveva rassicurato me e l’ex assessore Biagio Callea, anche lui defenestrato, che qualora non vi fosse stato un esplicito consenso degli interessati non avrebbe giammai provveduto al ritiro delle deleghe.

Tutto logico e sensato, fino a questa mattina, quando il messo comunale, evidentemente rammaricato, bussa alla mia porta per notificarmi il decreto di revoca dell’incarico di Vicesindaco e di Assessore. Ancora più rabbrividenti sono le modalità del fatto, avvenuto senza alcun colloquio ne col Sindaco ne con i consiglieri, senza alcuna telefonata di spiegazione, ne precedente ne successiva al fatto.

Detto questo, e credo non sia certo poco, passo al rovescio della medaglia, alla parte positiva che c’è in ogni esperienza, ed epilogo a parte, di positivo nella mia esperienza amministrativa c’è davvero tanto, dai risultati sotto gli occhi di tutti, raggiunti in tre anni di alacre lavoro, testimoniati dall’enorme cassa di risonanza venutasi a creare all’esterno rispetto ad un percorso di crescita turistico – culturale del nostro splendido centro, al proliferare di iniziative di respiro provinciale e regionale, alle tantissime testimonianze di incredulità, ma soprattutto di vicinanza ed affetto piovute ininterrottamente per tutta la giornata tramite telefono e sui social network, testimonianze di chi, con me ha condiviso in modo diretto ed indiretto o anche da semplice ed imparziale spettatore un percorso esaltante, solo in parte vanificato.

Alla luce di quanto detto, appare evidente che non posso più identificarmi con un gruppo di maggioranza in prevalenza a me ostile sin dalla prima ora, e con un sindaco che, nell’ultimo frangente ha sgretolato tutte le mie certezze, scegliendo, una volta messo alle strette, chi buttare dalla torre, prediligendo esigenze personalistiche ai più giusti criteri meritocratici.

Voglio in chiusura rassicurare i cittadini bovesi, ed i miei elettori, che ringrazio per l’ampio consenso accordatomi, sulla mia ferma volontà di proseguire autonomamente in consiglio, continuando ad agire, come sempre fatto, nell’interesse della comunità e del paese che amo”.

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Author: Silvio Cacciatore

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