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di Maria Natalia Iiriti
E’ quasi mezzogiorno e i turisti tornano dal mare coi capelli ancora umidi e gli zoccoli ricoperti di sabbia. Qualcuno spezza il bagno del mattino e quello del primo pomeriggio con un pranzo a base di brioche e gelato.
Al tavolino di un bar mi aspettano Silvio Cacciatore e Claudia Ligato, occhi stanchi ma vivi, sopravvissuti felici alla prima serata del Jalò tu Vua Music Festival, festival musicale indipendente alla sua prima edizione. Chiedo a chi sia venuta questa bella idea che ha richiamato in piazza municipio tante persone. Non si può parlare di un ideatore: l’idea è nata nel contesto di un gruppo di amici aderenti alla costituenda Consulta giovanile, il cui statuto è stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Festival libero e indipendente ma con il sostegno e il supporto dell’Amministrazione comunale, guidato dal sindaco Vincenzo Crupi, e la generosità degli imprenditori di Bova Marina che hanno sostenuto economicamente la due giorni musicale.
“Per la buona riuscita del Festiva l’amministrazione comunale ha messo a disposizione le strutture del municipio che i volontari hanno gestito in piena libertà. Abbiamo avuto contatti diretti con il sindaco Crupi e con l’assessore alla cultura e alle politiche giovanili Maria Luisa Ollio” spiega Silvio. Il Festival non ha risorse proprie: oltre al sostegno significativo dagli sponsor, i giovani volontari si sono inventate forme di autofinanziamento, attraverso una simbolica quota di partecipazione, un sorteggio a premi, degustazioni e stand espositivi.
La prima serata, dedicata a band e solisti di cover, ha accolto la performance di due band, i Jammin’ e gli Anni Sessanta e dintorni, e dei solisti Giulia Modafferi e Alessandro Santacaterina, vincitore di questa prima serata che si è aggiudicato un impianto professionale per le prove. “Abbiamo potuto contare su una giuria competente e qualificata composta da Ketty Talia, in arte Thalia, cantante diplomata in canto jazz, Irene Macrì Correale, cantante diplomata in canto lirico e Tonino Nucera,musicista del gruppo Kardìa che ha voluto dare un riconoscimento alla carriera alla band Anni Sessanta e dintorni. Gli elementi di questo gruppo non sono giovanissimi ma sono un esempio per i giovani che si affacciano al mondo della musica” continua Silvio. “Stanno già viaggiando da anni su un treno sul quale noi dobbiamo salire. Ci insegnano che musica e vita sono come un treno che i giovani non devono perdere e nemmeno paura di prendere”. La serata, presentata da Silvio Cacciatore, speaker radiofonico di Radio Studio 95 e conduttore televisivo di Tele Melito e Tele Bova Marina, affiancato dalla splendida Fabiana Fusco, alla sua prima esperienza è stata arricchita dalle esibizioni coreutiche di due illustri bovesi: Silvia Legato, ballerina professionista di danza contemporanea, neodiplomata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e Giovanni Albanese, ballerino professionista e coreografo trasferito a Milano, ideatore di coreografie rappresentate nei teatri di Catania, Palermo, Bologna, Sanremo e Milano.
Stasera spazio a sei band emergenti che presenteranno il proprio repertorio inedito, i BackSide, Bar della Rabbia, Ircoliberty, Ka Jah City, Mystura, Nuovo Suono Battente. Si mescolano gli stili e gli strumenti, le coordinate di spazio tempo. Un’unica formazione interamente bovese partecipa alla serata di chiusura, il resto viene da fuori, segno tangibile di un apprezzamento oltre i confini per il piccolo festival Jalò tu Vua.
“Questa serata rappresenta il cuore della manifestazione” aggiunge Silvio. “ La giuria, presieduta da Antonio Aprile, giornalista e musicista, da Renata Falcone, attrice, Concetto Serranò, cantautore, Tonino Nunnari, musicista, assegnerà un primo e un secondo premio e quattro riconoscimenti speciali, il premio della critica e gli altri per la voce più bella, per il migliore arrangiamento e per il migliore musicista”.
Il primo premio consiste in una videoclip scritta e diretta da Silvio Cacciatore e la promozione della band e dei brani all’interno dei circuiti radio-televisivi. Il secondo premio sarà uno shooting fotografico realizzato da Caterina Iiriti, fotografa professionista.
“I premi hanno l’obiettivo di promuovere la musica delle band emergenti” spiega Silvio. “Il Jalò tu Vua nasce con l’intento di offrire uno spazio e un’opportunità agli artisti: accogliendo loro possiamo portare il nome del nostro paese fuori dai confini cittadini. Bova Marina è una città di storia, cultura, bellezze naturali, che ha molto da offrire ai giovani e con questo intendo una gioventù di tipo mentale”.
Dopo la premiazione il festival si trasferisce in spiaggia, località Rocca Bianca, con l’animazione degli Original Sicilian Style, band catanese e del DJ di Radio Studio 95 Salvatore Franzé. Si ballerà sotto la luna fino all’alba.
La pausa è finita, si ritorna al lavoro. Tra qualche ora arriveranno le band. Il gruppo dei volontari è al lavoro. Sono Mario Micheletta, Angelo Scordo, Alma Malara, Roberto Rodà, Claudia Ligato, Sonia Cuzzilla, Salvatore Autelitano, Paolo D’Aguì, Bruno Sagoleo, Angelo Sagoleo, Carmelo Foti, Maria Genova, Carmelo Marino, Salvatore Commisso, gli angeli di questa prima edizione del Jalò tu Vua Music Festival e mentre si sistemano gli ultimi dettagli si pensa già all’edizione del 2015.
“Tra un anno mi piacerebbe invitare i membri della Commissione straordinaria antimafia, per mostrare loro cosa sono in grado di fare i giovani con l’appoggio di un’amministrazione attenta, sensibile alle esigenze della comunità” conclude Silvio.
Il Jalò tu Vua Music Festival, commistione di lingua arcaica e globalizzata, riassume la tradizione dell’ospitalità greca e l’influenza dei suoni del Mediterraneo e del mondo, il passato e il futuro. Perché, per sapere dove vai, devi conoscere cosa sei stato.
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