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Domenica 12 Luglio, alle ore 17:00, presso la suggestiva location del Centro Studi Documentazione del Parco ArcheoDeri, di Bova Marina, si terrà la presentazione del libro “Il Tempo, il viaggio e lo spirito negli inediti di Edward Lear in Calabria”.
Il testo nasce dalla scoperta – da parte dell’autore, lo storico Pino Marcì – presso la biblioteca dell’università di Harvard, di un piccolo tesoro costituito da 21 immagini inedite vergate da E. Lear nel corso del suo viaggio in Calabria Ultra nel 1847 e costituisce per l’autore input decisivo per far si che egli focalizzi la sua attenzione su un episodio storico di cui lo scrittore e disegnatore inglese fu diretto testimone; episodio che – pur sottostimato dalla storiografia ufficiale – rappresenta un momento di estrema importanza non solo per la gente di questa provincia ma per l’Italia tutta.
All’incontro, introdotto dal Dott Franco Tuscano, responsabile del Centro, sarà presente oltre al sindaco Avv. Crupi e all’assessore alla cultura, la Dott.ssa Ollio, anche il Dott, Cosimo Sframeli scrittore – giornalista.
Sono presenti alcuni intermezzi musicali e di poesia da parte dell’artista Dott. Giovanni Favasuli.
Il territorio di Bova Marina vanta un patrimonio archeologico che affonda le proprie radici nella preistoria. I ritrovamenti abbracciano un arco temporale di circa 9000(novemila) anni: dal VII°-VI° millennio a.C. fino all’epoca greca- romana, tardo antica e medievale. Nel luogo dova sorgeva la romana Scyle citata dalla Tabula Peutingeriana, la mappa stradale per antonomasia dell’antichità- e la mitica Delia della tradizione, è stato istituito, nel 2010, il Parco Archeologico“ArcheoDeri” comprendente la SINAGOGA del IV° sec. d.C.( seconda per antichità in Occidente, dopo quella di Ostia antica), con il suo mosaico policromo raffigurante i più importanti simboli ebraici.
Alla guida del Centro Studi Documentazione del Parco ArcheoDeri è Il Professore Franco Tuscano che guida le attività e coordina le visite ed attività culturali del sito archeologico, fiore all’occhiello dell’Area Grecanica e tra i più importanti del Mediterraneo, dirige un gruppo di giovani volontari il “Gruppo ArcheoDeri” che seguono le attività sul luogo e organizzano accanto al responsabile Tuscano, le attività culturali.
Un lavoro collaborativo, coeso che unisce l’amore per la cultura greca di Calabria volta a valorizzare promuovere il territorio dell’Area .
Il Centro di Documentazione dedica ampi spazi ad attività culturali e formative in materia di salvaguardia e conservazione dei beni culturali ed ambientali del territorio (convegni, seminari, corsi di formazione, stages, ecc.) e uno spazio espositivo dedicato al territorio e alla cultura ebraica.
Nello specifico il Centro al piano terra ospita il percorso che presenta la storia del territorio di Bova Marina e della presenza ebraica in Calabria. L‘itinerario didattico è articolato con uno spazio espositivo che illustra la storia degli edifici del complesso agricolo-edilizio dalla famiglia Nesci e le peculiarità culturali dell’Area Ellenofona, insieme ad un interessante percorso storico che evidenzia il ruolo delle comunità ebraiche in Calabria.
Al piano superiore una biblioteca con testi riguardanti la storia dell’ebraismo nell’Italia Meridionale e la cultura greco-calabra, una sala di consultazione multimediale ed una sala per conferenze ed esposizioni temporanee. All’interno di questa area sottoposta a vincolo archeologico si trova il complesso edilizio appartenente ai baroni Nesci di Sant’Agata costituito dalla residenza signorile, oggi in stato di rudere, dalla cappella privata e dai manufatti utilizzati per la lavorazione del bergamotto e delle olive di cui fa parte l’ex frantoio, struttura interessata dal progetto del parco. Questo fabbricato ha una datazione che può farsi risalire, dalle notizie dirette raccolte dagli eredi Nesci, agli inizi del XX secolo, probabilmente intorno agli anni ’20
La visita ad Archeoderi con i suoi reperti neolitici, greci, romani ed ebraici, non è altro che un incontro con tutte le grandi culture dalle quali sono scaturiti i valori fondanti dell’odierna civiltà occidentale.
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