Bova Marina (RC): Operazione “Archeoderi”. Sigilli a 105 abitazioni

Perla Jonica Bova Marina

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Accertate 105 costruzioni abusive in un’area destinata a campeggio all’interno di un Sito Protetto di Importanza Comunitaria all’interno di un campeggio nel Comune di Bova Marina.

L’area, destinata esclusivamente al campeggio tramite roulotte e strutture prefabbricate rimovibili, è stata oggetto di un’operazione congiunta da parte del Nucleo Carabinieri Forestale di Melito Porto Salvo e Bagaladi, con il supporto della Stazione Carabinieri di Bova Marina, del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Melito Porto Salvo, e del Reparto Carabinieri Forestale del Parco Nazionale “Aspromonte”. In seguito a un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Reggio Calabria, sono stati posti i sigilli a 105 abitazioni prefabbricate costruite illegalmente all’interno di un campeggio nel Comune di Bova Marina (RC).

Questi manufatti sono stati edificati senza le necessarie autorizzazioni urbanistiche, paesaggistiche e sismiche, in violazione delle norme vigenti, compreso il D.M. dei Beni Culturali. L’area interessata, appartenente al demanio marittimo, è caratterizzata da vincoli paesaggistico-ambientali, archeologici e sismici, trasformando in modo indelebile un territorio protetto e ricadente in una Zona Speciale di Conservazione, a vantaggio di interessi privati di un’impresa turistica.

L’indagine, scaturita da controlli straordinari del demanio marittimo disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria, ha rivelato che le concessioni autorizzavano l’occupazione legittima di 160 mq di superficie coperta, rispetto ai 6000 mq effettivamente occupati senza autorizzazione. Inoltre, il titolare era autorizzato a occupare 10.066 mq di superficie demaniale scoperta, ma ha esteso l’occupazione senza titolo a 11.528,68 mq, in presunta violazione del Codice della Navigazione.

L’Autorità Giudiziaria sta esaminando gli aspetti di rischio idraulico elevato e le condizioni igienico-sanitarie dei luoghi. Sono in corso valutazioni per proteggere i diritti di terzi in buona fede e verificare la compatibilità dell’occupazione provvisoria con le normative vigenti.

Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e ogni valutazione è da considerarsi preliminare e soggetta a ulteriori sviluppi.

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