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Cultura al parco Archeologico ArcheoDeri. Nella serata di ieri 12 luglio presso il Centro Studi Documentazione a Bova Marina (loc. San Pasquale) alle ore 17:00 si è tenuto l’incontro con l’ ingegnere scrittore-storico, membro della Deputazione di Storia Patria della Calabria Giuseppe Fausto Macrì che ha presentato il libro :”Il tempo, il viaggio e lo spirito” (Laruffa Editore). Evento organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Bova Marina, l’assessore alla Cultura Maria Luisa Ollio e il Centro Studi Documentazione ArcheoDeri.
Presenti alla tavola rotonda il responsabile del Centro Studi Documentazione, il prof. Franco Tuscano che ha moderato l’avvenimento , il primo cittadino l’avv. Vincenzo Crupi, il Comandante dei Carabinieri Cosimo Sframeli, il poeta-artista Giovanni Favasuli che ha allietato i partecipanti con la sua musica.
“Storia e ricchezza culturale consente una profonda conoscenza delle radici del territorio attraverso la promozione e valorizzazione del territorio – dice il responsabile del Centro Studi Franco Tuscano – Una terra ingente di risorse culturali che se ben ottimizzate potrebbero incoraggiare un flusso di crescita non solo culturale ma anche economico di tutto il comprensorio. Il nostro obiettivo è rilanciare il parco archeologico ArcheoDeri, fiore all’occhiello dell’Area Grecanica”
Numerose le presenze istituzionali che hanno partecipato attivamente all’appuntamento, quali il vice sindaco Antonio Stilo, il consigliere provinciale PierPaolo Zavettieri, la presidente del consiglio del Comune di Melito Porto Salvo Fabiana Cozzuculi, lo psicologo Sandro Autolitano e il gruppo archeologico dell’ Ammendolea con Ezio Praticò. Nel corso del convegno è stato donato al parco ArcheoDeri un quadro della pittrice melitese Francesca Morabito.
“Questa sera iniziano le attività culturali del Centro Studi Documentazione – afferma il sindaco Vincenzo Crupi– il nostro obiettivo è rilanciare il sito archeologico, ringrazio il responsabile delle attività culturali il professore Franco Tuscano e il gruppo dei giovani volontari “ArcheoDeri per l’impegno e responsabilità Sono convinto –continua il sindaco Crupi- che bisogna partire dalla cultura per valorizzare e promuovere il territorio. All’interno del Centro Studi è possibile visitare un BookShop in cui sono presenti delle collane di libri di case editrici calabresi.”
Durante l’incontro si è potuto assistere ad un grande affresco del Mezzogiorno alla vigilia del Risorgimento. L’autore Macrì ha raccontato attraverso la visione di 21 disegni le testimonianze di una terra inquieta e percorsa da fremiti di rivolta. Come altri viaggiatori stranieri, spinti dalla passione per il Gran Tour, anche Lear cadde nella “superficialità” di visitare il nostro territorio osservando i luoghi e gli abitanti delle contrade, puntando lo sguardo ai paesaggi, ai reperti archeologici, alle glorie del passato, ma non alle condizioni socio-politiche e socio-economiche nel corso del dibattito Macrì prendendo spunto dall’iconografia presente nel Diario di viaggio di Lear, si sofferma sugli avvenimenti calabresi del sessantennio che va dal 1783, data del Grande Tremuoto, fino al 1847, data del viaggio di Lear.
“Il resoconto di Lear è simile ad un reportage giornalistico,manca di un’analisi delle condizioni di vita della popolazione del tempo”, afferma Macrì. Ed ecco che il suo libro viene a colmare questa lacuna. Il tempo, il viaggio e lo spirito: queste le due parti di cui il libro si compone. Nella prima parte, Macrì si occupa del tempo in cui Lear compì il viaggio, dell’orgoglio delle radici nei confronti della Calabria. Vengono ricostruite le principali vicende dei moti risorgimentali calabresi, in particolare quelli di Gerace e Reggio, dove Lear venne a trovarsi proprio in concomitanza. Macrì sottolinea che nel periodo risorgimentale, l’arretratezza e le condizioni di miseria della Calabria borbonica, la geografia del sottosviluppo del territorio, la diffusione del fenomeno del brigantaggio erano già presenti nel periodo preunitario. Nella seconda parte attraverso la pubblicazione di 21 disegni inediti di Lear, alcuni dei quali scoperti presso la Biblioteca dell’Università di Harvard, conduce il lettore in una completa visione del viaggio e dello spirito che animò Lear.
“Non vuole essere soltanto un libro di storia. Vuole essere un contributo alla conoscenza della Calabria attraverso la sua storia millenaria e attraverso una parte del suo territorio” dichiara Macrì.
Anche Cosimo Sframeli interviene al dibattito per quanto riguarda il fenomeno del brigantaggio e dice: “solo con la cultura e la verità il nostro territorio potrà rivivere nella piena trasparenza e giustizia dei fatti”
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