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È un caminetto molto speciale, in perfetto stile rotaryano quello che all’Istituto Euclide di Bova Marina ha visto andare in archivio il secondo appuntamento con la salute e la prevenzione. Dopo l’incontro con Salvatore Borrello e Alessandro Tringali autori del libro Cellulari tra business e salute, il secondo appuntamento promosso in collaborazione col Rotary Club Reggio Calabria Est è stato con un seminario sul tema “Campi elettromagnetici e salute” che ha visto protagonista Mauro Campello Direttore del reparto di neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria. Presenti all’incontro oltre a Campello anche la dirigente dell’Istituto Euclide Carmen Lucisano, Gina Scordo Presidente del Rotary Reggio Est e Natalino Foti in rappresentanza dello stesso Club. Tante le domande dei ragazzi, tante le curiosità e tanti gli accorgimenti suggeriti da chi, ogni giorno è in prima linea nella lotta alle patologie neurologiche spesso derivanti anche dall’incidenza dei campi elettromagnetici. Soddisfatta a margine dell’incontro la dirigente Carmela Lucisano: “dopo il primo incontro – dice la Lucisano – con Borrello e Tringali, proseguiamo nell’analisi di un fenomeno quanto mai importante come quello della salute pubblica legata agli effetti dei campi elettromagnetici e lo facciamo coadiuvati dall’esperienza di un luminare nel campo della neurochirurgia, Mauro Campello direttore del reparto di neurochirurgia alla Bianchi-Melacrino-Morelli, per questo ringrazio lui e il Rotary Reggio Est col quale abbiamo promosso l’incontro”. Analoga soddisfazione viene espressa anche dal Presidente del Club Reggio Est Gina Scordo: “Il fatto che le nostre attività – dice la Scordo – si rivolgano anche ai giovani non è affatto casuale ed in considerazione di questo abbiamo avviato un discorso già in itinere con la dirigente scolastica riguardante la nascita di un Club Interact che dovrà vedere protagonisti i ragazzi dell’Istituto Euclide, un’occasione di partecipazione civile che aiuterà, nel segno del Rotary a fare massa critica abituando alla partecipazione e quindi anche alla crescita civile delle future generazioni. Speriamo che il nostro progetto – conclude Gina Scordo – possa concretizzarsi quanto prima regalando così un nuovo momento di crescita e di confronto civile”.
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