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Di Enza Cavallaro
Mercoledì 16 novembre prossimo, in occasione della quindicesima giornata della Campagna di Prevenzione e Informazione sulla “Broncopneumopatia cronica ostruttiva” (Bpco), a Bova Marina nei locali della Guardia Medica, su proposta del dott. Carlo Fiumanò, responsabile per Chiesi Farmaceutici, e grazie all’interessamento del dott. Carmelo Geremia, si terrà una campagna di prevenzione e screening gratuito.
La Bpco e’ una malattia dei bronchi e dei polmoni che ha un’evoluzione subdola e lenta i cui sintomi quali tosse al risveglio, limitazione del respiro, dispnea, sono ancora, soprattutto nei fumatori, sottostimati e sotto diagnosticati. La diagnosi, spesso, arriva con ritardo, quando la malattia e’ ormai conclamata e quindi il paziente diventa consapevole della sua gravità con risvolti a livello psicologico spesso molto importanti.
Per combattere il problema ecco la campagna “Open day a pieno respiro”. L’iniziativa è promossa dall’ Associazione italiana pazienti bpcoonlus con il contributo incondizionato di Chiesi farmaceutici e da Value Relations.
Asma, bronchite cronica ed enfisema lasciano senza fiato circa 7 milioni di italiani ma 1 asmatico su 3 non sa di essere malato e ben il 75% dei pazienti con Bpco non ha ricevuto una diagnosi.Sono 25mila i respiri al giorno, 300 milioni di alveoli polmonari che “filtrano” ogni 24 ore 19mila litri d’aria: quando i polmoni funzionano a pieno ritmo sono macchine perfette. Ma in caso di malattie respiratorie come asma o bpco la magia del respiro s’inceppa e si possono perdere fino a 10mila litri d’aria al giorno. L’asma è un problema a tutte le età e ha una leggera predilezione per le donne, la Bpco aumenta invece al crescere degli anni: colpisce fino al 12% degli over 65 e riguarda dal 20 al 40% dei fumatori adulti.
“Si tratta di patologie che possono essere prevenute e anche curate efficacemente, se vengono diagnosticate in tempo: se la diagnosi con strumenti standardizzati è precoce e viene seguita da terapie tempestive e appropriate, l’invalidità da malattie respiratorie può essere scongiurata o ritardata e queste possono essere gestite efficacemente dal medico di famiglia, lasciando allo specialista soltanto i casi più gravi con maggiori risparmi e minori difficoltà per i pazienti” afferma Carmelo Geremia, medico di famiglia e specialista in gastroenterologia. Sono recentemente disponibili farmaci innovativi ed efficaci per il trattamento dell’Asma e della Bpco, da inalare una sola volta al giorno e semplici da usare, ma alcuni di questi oggi possono essere prescritti solo dallo specialista e ciò limita la possibilità di accesso alle cure migliori da parte di tutti i pazienti che tuttora, in tantissimi casi, non sono consapevoli di avere difficoltà di respiro.
Attraverso la prevenzione dei fattori di rischio, la diagnosi precoce, la cura della malattia grazie all’accesso alle terapie e all’esercizio costante e una migliore e integrata collaborazione tra operatori sanitari, istituzioni, pazienti e Associazioni, si potrà migliorare la conoscenza e la consapevolezza della Bpco e assicurare una migliore gestione della patologia. La prescrizione di una cura, in più, non basta, è necessario seguirla nel tempo. Nel caso delle malattie respiratorie croniche la mancata aderenza alla terapia causa ricoveri e ricadute con effetti gravi.
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