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“Misericordes sicut Pater” sarà il tema al centro dell’incontro che caratterizzerà il convegno annuale dell’unione ex allievi salesiani di Bova Marina, domani domenica.
Il programma prevede alle 9.00 l’accoglienza degli ex allievi provenienti da tutta la provincia reggina, seguita alle 9.30 dalla celebrazione eucaristica.
Per le 10.15 sono previsti i saluti e l’inizio dei lavori moderati dal presidente della sezione locale Antonio Pizzi.
Ad illustrare l’argomento con nitidità e completezza sarà il delegato don Lindo Formato.
Papa Francesco ha desiderato fortemente che quest’ Anno Santo straordinario non sia celebrato solo a Roma, ma come segno dell’unità e della carità in ogni Chiesa particolare.
Il Santo Padre ha affidato l’organizzazione del Giubileo al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione come segno concreto di animazione pastorale di questo particolare momento di grazia. Non solo l’apertura della Porta della Misericordia, dunque, ma anche altre iniziative speciali, come quella di domenica prossima, a Bova Marina, con gesti altrettanto significativi, sempre tenendo in considerazione le tradizioni locali. Ciò varrà in particolare per i segni giubilari che il Santo Padre intende compiere per dare testimonianza in prima persona delle opere di misericordia.
La mattinata di studio degli ex allievi salesiani seguirà con un dibattito e la foto di gruppo. Gli ex allievi di don Bosco sono tutti coloro che hanno ricevuto un’educazione salesiana fondata sulla ragione, la religione e l’amorevolezza.
Chi ha frequentato una qualsiasi opera salesiana (scuola, oratorio, convitto universitario) è exallievo di don Bosco. Ogni anno, gli exallievi che si sono iscritti versano la quota sociale alla Federazione Nazionale Exallievi. Ogni exallievo, ufficialmente tesserato, è riconosciuto in tutte le case salesiane presenti in tutto il mondo come exallievo don Bosco di Bova Marina. La tessera quindi è il documento di identità che ogni exallievo deve richiedere e custodire con cura.L’Exallievo vive il mondo, legge in profondo la realtà, ripensa di continuo la vita associativa come missionaria, facendosi carico dei problemi del territorio e della sua realtà.
Enza Cavallaro
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