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Immutate e allo stesso tempo aggravate le condizioni di pericolo sulla Ss 106 Jonica di Bova Marina.
Con riferimento alla segnalazione dello scorso 10 agosto riguardante la pericolosità del muro di contenimento posto sulla ss 106 all’imbocco della galleria di Dosio corsia Nord Bova Marina, l’Anas nel riconoscere la veridicità e la concretezza delle problematiche ad essa presentate ha comunicato al presidente dell’associazione “Amici di Raffaele Caserta” Gaetano Pace e al segretario dell’associazione ANCADIC onlus Vincenzo Crea di aver avviato una continua e regolare attività di monitoraggio e sorveglianza dell’opera segnalata, precisando che nel mese di aprile c.a. sono stati eseguiti degli immediati interventi di regimazione delle acque provenienti dalle pendice di monte con funzione di interrompere le infiltrazioni a tergo del muro, ripristino della funzionalità del fosso di guardia in calcestruzzo con interventi di impermeabilizzazione e pulizia, spurgo dei fori di drenaggio presenti sulla struttura, rimozione delle parti pericolanti, delimitazione della banchina stradale per tutta la lunghezza del muro con l’apposizione della segnaletica stradale.
L’anas fa presente che nel mese di maggio è stata avanzata la richiesta di attivazione dei fondi necessari per la progettazione di idoneo intervento di ripristino strutturale e di consolidamento da inserire nel piano di manutenzione straordinaria per l’anno 2015.
Le associazioni “Amici di Raffaele Caserta” e ANCADIC Onlus” hanno dichiarato “che la risposta fornita dall’ANAS non convince principalmente per la tempistica per eliminare il pericolo, in quanto a oggi notiamo che le condizioni di pericolo permangono e si sono aggravate.
In particolare notiamo notevoli scolamenti di acqua sulla parete interna lato mare della galleria, sulla facciata lato monte all’imbocco della stessa e alla base del muro di contenimento facendo pensare all’insufficienza di impermeabilizzazione della stessa o addirittura omissione in sede di esecuzione dei lavori.
Le vistose infiltrazioni lasciano presumere che il perdurare del fenomeno senza adeguati interventi di accertamento e conseguenziale risoluzione tecnica abbiano potuto condurre all’ammaloramento della struttura, quindi la sicurezza potrebbe non essere più garantita. L’aggravarsi di questo fenomeno franoso specialmente per il muro in c.a. in sx e in dx della galleria anche in questo caso fa pensare che l’infiltrazione dell’acqua sulla galleria e sulle fondazioni del predetto muro di contenimento potranno causare il ribaltamento dello stesso o lo scivolamento sulla sede stradale con grande pericolo per l’opera stessa e per gli utenti della strada.
Al tempo della realizzazione delle strutture sicuramente il terreno è stato analizzato. Oggi ad occhio si nota che la montagna sovrastante e sottostante è di natura argillosa”.
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