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Verrà inaugurata a Bova, sabato 21 giugno alle ore 17,00, la Mostra fotografica sui lavori di recupero e conservazione della “Casa Grecanica” intitolata al prof. Edoardo Mollica.
L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione “Pro-Fondazione Edoardo Mollica” di concerto con il Comune di Bova.
L’inaugurazione della mostra sarà anticipata da un incontro pubblico che prevede il racconto dell’esperienza del cantiere scuola con gli interventi di Domenico Marfia, co-progettista e direttore dei lavori e di Maria Gullì, tutor delle attività di cantiere per il monitoraggio dei costi di recupero.
Seguirà una tavola rotonda su “Il recupero del patrimonio storico-costruito come risorsa valorizzante“, coordinata da Maria Grazia Buffon (Ass. Pro-Fondazione E. Mollica) con la partecipazione di Giuseppe Bombino (Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte), Enrico Costa (Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria ), Andrea Cuzzocrea (Presidente Confindustria Reggio Calabria), Salvatore Patamia (Direzione regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Calabria), Maria Pascuzzi (Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria ).
All’incontro interverranno i Sindaci dei Comuni di Bova Marina, Vincenzo Crupi, di Palizzi, Walter Scerbo e del Comune di Condofuri, Salvatore Mafrici, il Direttore del GAL Area Grecanica, Andrea Casile, le Associazioni e gli Operatori turistici ed economici dell’area grecanica.
Con la mostra si vuole raccontare, attraverso la selezione di immagini l’esperienza della “prima sperimentazione applicata in un cantiere scuola del codice di pratica” e evidenziare anche il riconoscimento che l’intervento di recupero e conservazione ha ottenuto per il suo pregio, dal Ministero per i Beni e le attività culturali, come vincitore assoluto della categoria “Dimore Storiche” nell’ambito del Concorso per il restauro dell’Architettura “Tradizione, Devozione, Ambizione” edizione 2007-2008.
La Mostra rimarrà allestita, presso i locali della “Casa grecanica”, in maniera permanente, perché l’edificio storico possa essere aperto al pubblico e diventare meta delle visite turistiche, luogo che le guide locali faranno rientrare nel loro tour della città di Bova, ma anche “bene storico” di approfondimento per i ricercatori e gli studiosi che sceglieranno il territorio e la città di Bova come ambito di studio.
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