Bova, inaugurata la mostra “Ferma il tempo” di Giovanni Arito

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E’ stata inaugurata domenica 3 agosto a Palazzo Mesiani “Ferma il tempo”, personale pittorica del reggino Giovanni Arito.

36 opere che ripercorrono con accesi cromatismi e solidità materica la complessiva del mondo contemporaneo e le urgenze del contesto italiano e internazionale. La serie “Nazioni”, “Italia in fuga”, “Il dittatore”, “Donna di mondo”, questi i titoli di alcune delle opere in mostra attraverso le quali Arito lancia una indicazione, una traccia, per guidare lo spettatore nell’interpretazione del suo universo pittorico e indirizzarlo verso una riflessione sulla realtà contemporanea.

Lontano dalle etichette e categorizzazioni, alla definizione di artista o pittore Arito sceglie per sé quella di “coloraio”, colui che gioca con i colori per dare forma alla realtà attraverso la sintesi tra gli occhi ingenui ed allegri del bambino e la mente matura e complessa dell’adulto.

«Spensieratezza e gioiosità proprie del fanciullo – racconta l’artista – si esprimono con la vivacità dei colori e la semplicità del segno pittorico. La compattezza materica delle opere rimanda invece alla solidità dell’età matura e all’attualità delle tematiche sociali che scuotono il nostro tempo».

«Sono molto orgoglioso di ospitare questa mostra – dichiara il sindaco Santo Casile – e l’artista Giovanni Arito del quale ammiro l’amore e l’emozione di cui i suoi dipinti sono carichi. Con grande gioia, -prosegue – insieme all’amministrazione comunale, accogliamo un prezioso artista a Palazzo Mesiani».

Presente all’inaugurazione il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri. «Ammiro – dichiara – l’immensa produzione dell’artista e partecipo alla mostra a livello personale, prima che politico. Questa è una iniziativa – prosegue – che concorre a promuovere il territorio. L’area grecanica, oltre ai beni paesaggistici e culturali insiti nella zona, è dotata di uomini di cultura che ne rappresentano bene l’essenza e la produzione artistica».

 

La mostra sarà visitabile sino all’11 agosto presso Palazzo Mesiani dalle 17:00 alle 21:00.

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