Bova, i prodotti tipici locali e la lestopitta scippata

Bova

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Le precisazioni di Ntacalabria.it >>>

Riceviamo e pubblichiamo:

Bova, la Chòra dei greci di Calabria, inserito nel Club dei Borghi più Belli d’Italia e soprattutto, unico in Calabria nel circuito Ministeriale dei 21 Gioielli d’Italia, rappresenta oggi una delle eccellenze su scala regionale, condizione raggiunta in un ventennio segnato da politiche di sviluppo locale oculate e mirate alla valorizzazione dell’immenso patrimonio materiale ed immateriale di un centro da fascino unico.

Tra i punti di forza, fattori di sviluppo economico, non potevano mancare i prodotti tipici della cucina dell’Aspromonte greco, e su tutti l’ormai famosa lestopitta, regina della gastronomia tipica bovese, una semplice pitta sottile che, nell’entroterra veniva chiamata con nomi diversi e aveva anche diverso procedimento di cottura.

A Bova si è mantenuta questa tradizione, tramandata per secoli, con lo stesso procedimento di una volta.

Tutto dunque nella norma, tutto  in ossequio alla più squisita genuinità non solo gastronomica ma anche e soprattutto promozionale e legata allo sviluppo sostenibile del territorio. Tutto tranquillo, e invece no. Come era lecito attendersi alle nostre latitudini, per una cosa positiva e meritoria, ecco subito il rovescio della medaglia, ed ecco concretizzarsi, il clone costiero della famigerata lestopitta, insomma l’equivalente di uno scoiattolo che fa le corsette sulla spiaggia.

Veniamo ai fatti. Qualche giorno addietro, a Bova Marina, si pensa bene di organizzare un raduno musicale tradizionale riservato a organetto, tamburello, lira e zampogna, e soprattutto, udite udite, una sagra della lestopitta. Crediamo di capire bene quale sia l’intento di questi volenterosi cultori della tradizione, ma volendo fare finta di non capire, ci chiediamo quale sia l’intento delle Associazione promotrici dell’evento, che più o meno scientemente, continuano con ostinazione a chiamare quel piccolo centro della costa Bova e non Bova Marina.

Un dubbio sorge spontaneo ed a Bova Marina hanno pensato bene di cancellare in decenni di incuria e abbandono. Non ha altresì senso ne è affatto corretto, utilizzare i successi altrui facendoli passare per propri, o addirittura utilizzare indebitamente marchi registrati. Siamo in presenza di comportamenti gravissimi.

Altra costatazione che nasce spontanea, ma è così difficile individuare una propria peculiarità e cercare di valorizzarla? Perché non fare una sagra del pesce, sulla spiaggia, avete un mare ricchissimo! Bova Marina ha grandi menti, che potranno darvi dei suggerimenti su come e cosa organizzare, la vostra CittàViva deve vivere da sola utilizzando le proprie potenzialità. Speriamo dunque che questo appello venga accolto dalle associazioni, dal comune, dai commercianti e che porti ad un comportamento onesto e corretto, il connubio mare-monti è possibile solo con il dialogo (non su facebook ovviamente) e col rispetto delle persone, solo così si potrà valorizzare e far conoscere il nostro territorio.

Caterina Mesiano (Cittadina Bovese….. di Bova)

REDAZIONE NTACALABRIA:

Abbiamo provveduto a pubblicare quasi per intero la nota che ci è stata inviata da una cittadina, non entrando in merito alla vicenda. Alcuni giorni prima abbiamo dato spazio all’evento tenutosi a Bova Marina elogiando il grande risultato riscontrato.

Con la presente lettera pubblicata non si voleva creare il vespaio di polemiche che é stato sollevato. Il dato importante é che manifestazioni del genere si presentino sempre di più per far risaltare le bellezze paesaggistiche e culinarie della nostra zona.

Le precisazioni nell’editoriale >>>

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0 thoughts on “Bova, i prodotti tipici locali e la lestopitta scippata

  1. E gli Psichiatri stanno in gran panciolle: visto c’è gente che non sta molto bene!
    Cari Boys&GirlsBovesi occhio ke organizzo per fine Novembre
    “La Sagra del Gianduiotto&Savoiardo2013 a BovaMarina”:
    siete qui tutti ufficialmente e pubblicamente invitati. naturalmente Torinesi compresi.
    ;-)

  2. Credo che sia esagerato parlare di scippo….da anni credo che Bova con le sue sagre e feste abbia ricevuto solo aiuto dai cittadini di Bova Marina che hanno partecipato con piacere e hanno contribuito in piccola parte economica alla riuscita delle serate anche solo con la presenza. Trovo poco gentile accusare un associazione che cerca di dare un po’ di gioia ai suoi cittadini. Si dovrebbe essere uniti e cercare di collaborare. buona giornata

  3. Non è stata espressa un’opinione è stata formulata un’accusa e sono state dette delle inefandezze e come direttore responsabile lei ha l’obbligo materiale, morale e professionale di smentire o quanto meno fare un editoriale in cui spiega il perchè dell’articolo e le ragioni. Nell’articolo non c’è rispetto per le persone che si sono prodigate per rendere piacevole una serata ad un paese a cui ormai non è rimasto niente. Questa non è pluralità di informazione ma è connivenza di ignoranza.

  4. Invece di litigare pensate di dare un servizio all Turista che e il vostro futuro dipende di come si accoglie e dei servizi strade spazzatura cortesia e gentilezza io sono partito da cantadino ma con idee aperte lavoro per il turismo in una nazione che si pensa diversamente comunque e giusto non dobbiamo fare la gurra tra di noi abbiamo clima sole e 700km di costa affaciatevi e immaginate che cosa non sappiamo valorizzare forza BOVA E BOVA MARINA UNITI CREAA RICHEZZA

  5. Condivido e lo faccio mio, col permesso di Pino, il concetto espresso da lui espresso mentre, rivolgendomi al sindaco di Bova, aggiungo : ” Gent.mo Santo Casile, ti prego di provvedere a che venga fatta una rettifica con le scuse alla frase pensata e scritta da Caterina Mesiano. Grazie. ” La frase alla quale mi riferisco è la seguente : ” Qualche giorno addietro, a Bova Marina, imbruttita e indecorosa propaggine costiera della Chòra, ……. “. Difronte ad affermazioni velenose e irresponsabili di questo genere non si può fare altro che avere compassione e nello stesso tempo ammonire, con fermezza, perchè mai più succeda. Pietro Francesco Criseo di Bova Marina

  6. Mi meraviglio come l’editore possa far pubblicare una simile idiozia, le tradizioni, la cultura e il sociale non hanno copyright, l’ignoranza invece ti identifica. Foragabbu

  7. sono di Bova Marina, ho quasi 30 anni e la lestopitta la mangio da quando ero piccolissimo. Che discorsi sono? Il plagio di un marchio è una cosa ma ostinarsi ad avere il monopolio su un prodotto tipico o su una tradizione è da trogloditi.
    La apriamo un pò la mente o ancora continuiamo con queste mentalità chiuse e permalose? Gli abitanti di Bova Marina discendono da Bova. Il sangue è quello, l’origine pure, le tradizioni pure. Non capisco perchè vi pungete tanto? o è invidia o non usate il cervello. Allora quando Bova riproducete tradizioni greche i graci devono offendersi? O i napoletani non vogliono che si faccia la festa della pizza altrove? Non è un prodotto di cui avete la proprietà. E’ una tradizione e la può riprendere chi vuole. Cose

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