Bova, Comunicare positivo: successo per l’incontro-dibattito

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Comunicazione positiva, Parco d’Aspromonte, Città metropolitana e prospettive di sviluppo. Di questo ma anche di tanto altro si è parlato ieri venerdì 7 marzo, nel corso dell’incontro promosso dall’Associazione Giornalisti reggini e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bova.

Quasi due ore vissute tutte d’un fiato, all’insegna del confronto su alcune tematiche quanto mai attuali che hanno visto alternarsi al tavolo dei relatori, moderati da Maurizio Gangemi, Gianfranco Marino Vicesindaco di Bova con delega alla Cultura, Claudio Aloisio Presidente di Federpubblicità Calabria e Giuseppe Bombino Presidente del parco Nazionale dell’Aspromonte. Proprio Bombino. Ad aprire il giro degli interventi  Claudio Aloisio che ha posto l’accento sui modelli negativi di comunicazione che contraddistinguono quasi tutte le realtà del Sud Italia.

A supporto della sua analisi, Aloisio ha illustrato al numeroso pubblico presente alcuni allarmanti dati ricavati dall’inserimento di alcune parole chiave sui maggiori motori di ricerca sul web. La realtà che viene fuori dalla ricerca è secondo Aloisio incontrovertibile e vuole, in ossequio alla logica del marketing, una precisa scelta di puntare sulla spettacolarizzazione dei fatti di cronaca nera, quelli che suscitano la morbosità, invitando alla lettura, dando per contro un’immagine spesso esageratamente negativa dei contesti di riferimento.

All’interessante analisi di Aloisio ha fatto seguito l’intervento di Giuseppe Bombino che ha voluto sottolineare la necessità di riappropriarsi del gusto del bello, assaporando quanto di buono la nostra terra possa offrire. Dalla guida del Parco Nazionale dell’Aspromonte, con le molteplici attività ad essa connesse, alla complementarità della Città metropolitana legata allo sviluppo integrato mare monti, dalle prospettive di sviluppo turistico alla Smart City, Bombino spazia a trecentosessanta gradi, evidenziando come, il cambiamento possibile è testimoniato dall’attività del Parco e dal suo efficace modo di comunicare, ma anche e soprattutto dall’esempio di Bova, centro tra i più importanti del Parco, dove negli anni si è saputo portare avanti una politica fatta di piccoli passi e di tanta lungimiranza che oggi consegna ai turisti ed agli amanti della montagna una realtà rinata.

Proprio dell’esempio di Bova, ha parlato in chiusura il Vicesindaco Marino che, dopo avere ringraziato l’Associazione giornalisti reggini per la scelta di Bova come location per un’iniziativa di sicuro interesse e di stretta attualità, ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro svolto per la rinascita di Bova nell’ultimo ventennio, un lasso di tempo durante il quale si è passati dal quasi totale scoramento alla ripresa di tante attività legate al turismo ma anche e soprattutto alla cultura.

“Creati con grandi sacrifici i presupposti del cambiamento – spiega Marino –  siamo passati alla seconda fase, necessariamente complementare alla prima, quella cioè della comunicazione positiva di quanto era stato fatto. Questo secondo importante passaggio è sicuramente quello necessario a creare un sentire comune e a far passare nell’immaginario collettivo la sensazione, peraltro suffragata dai fatti, che dire Bova significa necessariamente dire turismo, arte, cultura, storia, antiche tradizioni, ma ritengo soprattutto un importante esempio in controtendenza con quanto accade nelle aree interne della provincia e ritengo in larga parte anche della nostra Regione”.

L’incontro si è concluso con un dibattito dove, molti dei presenti hanno voluto prendere la parola apportando un contributo di idee ma soprattutto sottolineando la necessità dell’impegno comune per la ripresa di un tessuto sociale sempre più disgregato ed anonimo.

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