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Area metropolitana, voto ponderato e ruolo dei centri minori, questi solo alcuni dei temi al centro della nota stampa diramata da Gianfranco Marino, consigliere comunale di Bova rappresentante del gruppo consiliare “In medio stat virtus”, già vicesindaco del centro aspromontano e fino allo scorso anno coordinatore regionale del Club dell’Anci riservato ai Borghi più Belli d’Italia.
“Ormai da tempo – spiega Marino – partecipiamo ai tanti incontri promossi su tutto il territorio provinciale nati dall’esigenza di agevolare il percorso di avvicinamento ad un appuntamento che ritengo di grande importanza, un passaggio che ridisegnerà il quadro politico amministrativo della provincia reggina. Tra i tanti interrogativi sollevati nel corso degli incontri credo che alcuni meritino particolare attenzione soprattutto da parte di chi, come noi è chiamato ad amministrare realtà periferiche.
L’appuntamento delle prossime amministrative di primavera che precederà da calendario la nascita ufficiale dell’Area Metropolitana ci consegna un dato importante. Su quindici comuni chiamati al rinnovo dei rispettivi consigli, ben tredici sono inferiori ai cinquemila abitanti, un dato assai rilevante se messo in relazione al passaggio successivo ed all’ormai famoso voto ponderato richiamato dalla legge Del Rio.
A tal proposito – prosegue Marino – appare evidente la necessità di una riflessione su quale e quanto incisivo sarà il peso dei comuni cosiddetti minori nel percorso di creazione dell’Area Metropolitana. In tal senso appare necessaria un’ulteriore riflessione rispetto ad un altro passaggio fondamentale, quello della redazione dello statuto, che fatti salvi i paletti imposti dalla legge Del Rio, rappresenterà l’unico strumento utile al fine di stabilire ruoli e dinamiche del nuovo Ente Metropolitano in un contesto demograficamente assai particolare come quello della nostra provincia. “Sono certo – conclude Marino – che nei prossimi mesi avremo modo di confrontarci in maniera più stringente su queste delicate tematiche sia con Giuseppe Falcomatá, futuro sindaco metropolitano che nella prima fase agirà da organo monocratico, sia con gli altri colleghi amministratori dei comuni minori, chiamati ad uno scatto di responsabilità in una fase assai delicata che potrà cambiare il volto del nostro territorio”.
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