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Riceviamo e pubblichiamo:
Scrivo per rappresentare a codeste spettabili Istituzioni la necessità e l’urgenza di un intervento di messa in sicurezza delle due opere di sottoattraversamento della Ss 106 al Km 15+IX località Campoli. Infatti nelle succitate opere sono venute meno le condizioni per un’efficace protezione delle armature che si sono in gran parte degradate facendo “espellere ” il copriferro, così da esporre sempre di più agli attacchi esterni il calcestruzzo armato. Le due strutture sono molto transitati sia dai veicoli che dai pedoni poiché bisogna attraversare detteopere per arrivare alla via Campoli e raggiungere gli insediamenti abitativi.
Da qualche tempo quotidianamente, soprattutto nell’opera lato Melito si staccano porzioni di cemento, le porzioni più notevoli si sono staccate intorno alle ore 8,00 dello scorso 15 aprile come riferito da un ragazzo che in quel momento si trovava a passare. Altre porzioni sono pronte a staccarsi anche nella struttura posta a pochi metri lato Reggio.
Se pur grave la mancata manutenzione delle succitate opere ancor più grave appare l’inazione degli Enti competenti che sebbene consapevoli delle condizioni di forte degrado in cui da tempo versano le strutture si sarebbero disinteressate della tematica. Infatti nel mese di gennaio 2009 Giuseppe Ciaccio, Presidente del Circolo della libertà” Gabriele al Cenacolo”segnalava ad alcune Istituzioni competenti, tra cui l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria, alcune problematiche che ancora oggi recano disagi e potenziali pericoli ai residenti del rione Campoli tra cui le due opere in questione richiedendo un immediato intervento.
La segnalazione suscitava vasta eco tra gli Organi d’informazione. Infatti in una nota pubblicata in data 6 gennaio 2009 su un quotidiano Giuseppe Ciaccio chiedeva tra l’altro:“”un altro intervento strutturale per i due ponticelli che bisogna attraversare per raggiungere dalla via Nazionale via Campoli, le due strutture “presentano gravi lesioni” espressioni del passare del tempo che necessiterebbero un deciso restyling. “Operazione che non andrebbe troppo rimandata, le due strutture cominciano a presentare preoccupanti crepe. Sarebbe il caso di avviare quanto prima delle ristrutturazioni per evitare che le lesioni oltre alle pareti del ponte coinvolgano anche persone o automobili”. Nonostante l’allarmante appello nulla finora è stato fatto. Tanto si segnala affinché l’Ente competente adotti idonei provvedimenti finalizzati a rimuovere la situazione di forte degrado e pregiudizio per l’integrità fisica delle persone e possibili danni ai veicoli.
Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e Referente unico dell’ANCADIC Onlus
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