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In un crescendo di produzione e conquista di nuovi mercati esteri i produttori di bergamotto eleggono i propri dirigenti al Consorzio del Bergamotto.
Il vice presidente del Consorzio del Bergamotto, Pasquale Cavallaro: “Il bergamotto resterà sempre e comunque un peculiarità esclusiva del nostro territorio”.
Il Consorzio del Bergamotto ha proceduto a rinnovare i propri organismi dirigenti, alla presidenza è stato riconfermato, unanimemente, l’avvocato Ezio Pizzi e alla vice presidenza il dottore agronomo Pasquale Cavallaro.
Membri dell’esecutivo sono Antonino Nucera, Giuseppe Ferraro, Alfonso Tesorone e Francesco Saverio Nesci. La coltura del bergamotto sta continuando la sua magica e vorticosa ascesa alla conquista di mercati internazionali, soprattutto la Spagna e le previsioni sono sempre più rosee in considerazione della divulgazione delle miracolose proprietà del bergamotto in cosmetica e soprattutto in medicina come cura del colesterolo cattivo e dei trigliceridi e zuccheri nel sangue (glicemia – diabete) e, di conseguenza, per la prevenzione delle malattie cardio- vascolari.
La novità è rappresentata dal forte e sempre più importante utilizzo del frutto fresco, mente negli anni passati il bergamotto era conosciuto soltanto per l’essenza e per il suo uso nell’industria profumiera.
A tale riguardo c’è da registrare la voce del riconfermato, vice presidente, il dottore agronomo Pasquale Cavallaro, che purtroppo ha vissuto le tragiche conseguente dell’alluvione in quanto la fiumara La Verde, esondando, ha distrutto parte del suo florido bergamotteto, trascinando ed estirpando circa 1.200 rigogliose piante cariche di bergamotti.
Pur nell’amarezza per l’ingente danno subito il dottor Cavallaro ha manifestato la sua grande soddisfazione per il crescente successo del settore bergamotticolo, che andando di questo spasso, la produzione non sarà in grado di soddisfare le richieste dei mercati internazionali.
Alla domanda “se questa importazione di massa potrebbe in qualche maniera danneggiare la produzione dell’essenza di bergamotto in quanto potrebbe essere fatta all’estero”, il vice presidente Cavallaro, con sicurezza, ha risposto che “il pericolo non esiste in quanto non è facile inventarsi delle fabbriche idonee per l’estrazione dell’essenza e poi non sarebbe assolutamente economico in quanto le spese per effettuare l’estrazione dell’essenza supererebbero, di gran lunga, i ricavi e poi per questo tipo di lavoro è importante avere a disposizione delle persone specializzate”.
Mimmo Musolino
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