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<<Non è una sorpresa la notizia che è stata prorogata di sei mesi la presenza della commissione straordinaria nel comune di Bagaladi. In quasi tutti i comuni è stata concessa la proroga di sei mesi, da 18 a 24 mesi, termine massimo, il lavoro dei tre commissari prefettizi>>.
L’ex sindaco di Bagaladi Federico Curatola interviene in tal modo all’indomani della notizia che ha di fatto rimandato alla prossima primavera le nuove elezioni comunali dopo lo scioglimento avvenuto il 6 aprile 2012.
Soltanto allorquando terminerà il mandato per i tre commissari Isabella Alberti, Leonardo Guerrieri, e Vito Laino, i cittadini potranno recarsi alle urne per scegliere coloro che guideranno il comune nei prossimi anni.
Una situazione politica che tuttavia potrebbe mutare, il condizionale è d’obbligo, nei prossimi mesi in quanto <<il 9 ottobre è stata fissata la discussione del ricorso al Tar presentato lo scorso luglio. Siamo fiduciosi – ha dichiarato Federico Curatola – nella giurisprudenza anche alla luce del cambiamento di vedute dell’attuale governo che, al contrario dell’allora governo tecnico, sembra voler leggere le carte con molta attenzione prima di decretare lo scioglimento di un comune, come avvenuto nei casi di San Lorenzo e Serra San Bruno>>. L’ex primo cittadino di Bagaladi invita tutti <<ad una riflessione normativa che, seppur buona, poi viene interpretata ed estesa in modo discrezionale>>.
Sulla questione del ricorso al Tar, Curatola non lascia trasparire nulla di particolare circa il contenuto dello stesso. <<Non posso dare nessuna anticipazione, ma solo il fatto che dalla relazione di accesso non sembra che emergano elementi che siano, come richiesto dalla legge, concreti, univoci e rilevanti. – si lascia scappare l’ex sindaco – Non esisterebbero atti amministrativi attraverso i quali dimostrare gli eventuali condizionamenti. Il solo disordine amministrativo non può giustificare lo scioglimento di un comune, come purtroppo, però, avviene nel 90% dei casi>>.
Un appunto anche sul possibile futuro in vista delle prossime elezioni comunali in primavera. Lo stesso Curatola non si sbilancia quando dichiara che <<in attesa di conoscere l’esito del ricorso al Tar, restiamo al momento in stand by per volontà politica e perché il colpo è stato accusato. In un secondo momento, qualora dovessero esserci le condizioni, potremmo pensare a svolgere nuovamente il nostro ruolo. Ancora, comunque, è molto prematuro per parlare di questo>>.
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