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A circa 1 anno dal rinnovo del consiglio comunale e dal ritorno della democrazia nel piccolo comune aspromontano di Bagaladi, che ha visto eletto il sindaco l’Ing. Santo Monorchio, arriva la così attesa sentenza del Consiglio di Stato in merito allo scioglimento (legge n°221 del 22 luglio 1991 con successive modifiche) della precedente amministrazione comunale guidata da Federico Curatola, amministrazione comunale che venne sospesa dopo pochi mesi dal suo insediamento.
Dunque, la sentenza del Consiglio di Stato ha ribaltato quanto contenuto nelle decisioni del Tar al quale si era rivolto Curatola e l’amministrazione curatola attraverso un ricorso da lui definito “motivato” .
Tale posizione di difesa da parte dell’amministrazione comunale risultò invincibile poiché con giusta sentenza negava la sussistenza d’indizi per procedere allo scioglimento del consiglio comunale permettendo al Curatola uno spiraglio di luce.
Così facendo il CdS ha censurato l’operato del Tar ricomponendo la sentenza di annullamento del decreto di scioglimento per Bagaladi, mettendo in evidenza che non è competenza dei poteri del Tar entrare nel merito delle questioni o esprimere pareri riguardo alla presenza di elementi comprovanti l’infiltrazione mafiosa ma limitarsi soltanto se vi siano.
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