Bagaladi, PSI: “SPRAR, rete di Centri di seconda accoglienza”

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lo S.P.R.A.R. (servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) costituisce una rete di “CENTRI di SECONDA ACCOGLIENZA” (quindi non un’accoglienza immediata) destinata ai RICHIEDENTI ed ai TITOLARI di protezione internazionale.

LO SPRAR si propone obiettivi e finalità ETICAMENTE nobili e POLITICAMENTE “corrette” e cioè mira ad offrire MISURE di assistenza e protezione al singolo beneficiario, favorendone il percorso di integrazione nella nuova comunità e sarebbe, anche e soprattutto per i paesi “ospitanti”, un volano di ripopolamento demografico, al fine di ottenere una “comunione” tra culture diverse, che farebbe da traino ad una vera RINASCITA economico-sociale.

TUTTAVIA bisogna, altresì, ponderare LE CRITICITA’ di questa nobile operazione umanitaria: innanzitutto bisognerà “alloggiare” queste persone in abitazioni funzionali ad un vivere decoroso; in seguito, almeno all’inizio, sarà compito dell’AMMINISTRAZIONE COMUNALE fare in modo che i suddetti rifugiati siano “seguiti” passo passo da personale qualificato e competente e poi e su questo ne siamo certi, sarà la bontà ed il cuore dei bagaladesi che completerà l’ultimo steep di questo NOBILE processo di integrazione.

Quindi POLITICHE SOCIALI di spessore con competenze acquisite sul campo necessarie alle loro realizzazioni. Infine,e questo è l’aspetto che più ci sta a cuore dopo, ovviamente, il BENESSERE delle persone bisognose, SERVIRA’ una ferrea ATTIVITA’ DI CONTROLLO dei vari processi dello SPRAR………eh già CHI CONTROLLERA’?

Affinchè l’azione di controllo sia effettiva e reale bisognerebbe innanzitutto che i DIPENDENTI degli enti locali, primo fra tutti il SERVIZIO SOCIALE, si AFFRANCASSERO da alcuni CONDIZIONAMENTI. COME QUELLI INSTAURATI DA LEGAMI, talvolta troppo stretti, tra alcuni amministratori comunali e qualche PRIVATO SOCIALE, il cui UNICO E SOLO INTERESSE sarebbe quello di monetizzare a mezzo delle sofferenze di quei poveri cristi!

La Sezione P.S.I.

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