Bagaladi, lettera aperta del consigliere comunale Antonio Perpiglia

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del consigliere comunale Antonio Perpiglia, capogruppo del PSI del comune di Bagaladi:

Il consigliere comunale, Antonio Perpiglia, capogruppo del PSI del comune di Bagaladi denuncia a tutti i cittadini dell’area Grecanica il comportamento quanto mai assurdo e indefinibile del Sindaco di Bagaladi, Ing. Santo Monorchio. Qual è l’assurdità di codesto comportamento? Una denuncia nei confronti dello scrivente per aver osato apporre su Social “Facebook “ un “Mi piace” ad un comunicato, pubblicato dal segretario del PSI della sezione di Bagaladi. Il messaggio sullo “SPRAR” invitava l’Amministrazione ad  una ferrea attività di controllo, sia nei vari processi di assistenza, che nei percorsi di integrazione dei singoli emigrati. Quindi, non conteneva, né parole lesive della dignità del sindaco, né tanto meno frasi allusive che avrebbero dato adito a pregiudizi  o a presunte illazioni nei suoi confronti.

Se, chicchessia, dall’alto del suo scranno, pensa di instaurare un regime dittatoriale, in cui nessuno possa esprimere apertamente, idee e proposte, favorevoli all’affermazione della correttezza, della trasparenza e dell’onestà, vuol dire che il significato  di “onestà” è diverso nel vocabolario personale di ognuno di noi. Quando un sindaco, intraprende la strada delle denunce nei confronti di un consigliere della sua maggioranza (psi) e del segretario di sezione del partito (psi Bagaladi), per un semplice invito alla trasparenza, vuol dire che ha calpestato i cardini fondamentali su cui si fonda la democrazia e il confronto costruttivo, necessario per il progresso e la vita del comune.

Codesta lettera aperta, è una denuncia ETICA, che pone una riflessione seria, in un momento così difficile e critico della vita politica italiana. Le forze di coalizione del centrosinistra, proprio per la criticità del momento dovrebbero lasciare da parte i conflitti interni e, per un momento, sedersi attorno ad un tavolo e discutere sulle problematiche che travagliano i piccoli comuni calabresi e, per una volta mettere da parte le beghe e gli egoismi individuali, abbandonando la logica, secondo cui le forze alleate servono solo ai fini elettorali”.

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