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Problematiche connesse all‘Autovelox sulla Strada Statale 106, tratto Melito di Porto Salvo – Motta San Giovanni.
Sulla vicenda interviene Fabio Giuseppe Zampaglione, Presidente dell’Associazione Democrazia e Libertà – Uniti per Montebello Jonico.
AUTOVELOX LAZZARO, PUBBLICATO IL PROGRAMMA PER IL MESE DI SETTEMBRE
Situazione Autovelox SS 106
Di seguito le dichiarazioni di Fabio Giuseppe Zampaglione, Presidente dell’Associazione Democrazia e Libertà – Uniti per Montebello Jonico.
Ormai da diverse settima pervade sui social e sulle testate giornalistiche la questione Autovelox sulla tratta Melito di Porto Salvo e Motta San Giovanni.
Nel tratto di Competenza del Comune di Melito di Porto Salvo è stata attivato un servizio di controllo elettronico della velocità con modalità a postazione mobile, invece nel tratto di competenza del Comune di Motta San Giovanni è stato attivato un servizio di autovelox in modalità dinamica mediante utilizzo di un’auto dotata di scout speed.
Va sottolineato che la preventiva segnalazione univoca ed adeguata della presenza di sistemi elettronici di rilevamento della velocità costituisce un obbligo specifico ed inderogabile degli organi di polizia stradale demandati a tale tipo di controllo, imposto a garanzia dell’utenza stradale”. “L’autovelox, per legge, deve essere indicato chiaramente, con segnaletica leggibile anche di notte, attraverso segnali luminosi o simili”.
Detto questo, la nostra non vuole essere una sterile polemica, ma vuole essere un suggerimento, supportato dalla normativa vigente in materia, il quale potrebbe risolvere tutte le controversie nate nell’ultimo periodo.
Aumento limite imposto
La strada statale 106 “Jonica” collega Reggio Calabria a Taranto, attraverso un percorso di 491 km lungo la fascia litoranea jonica di Calabria, Basilicata e Puglia. Si tratta di un collegamento strategico per il Sud Italia, poiché mette in comunicazione i due capoluoghi, i numerosi comuni costieri, l’Autostrada del Mediterraneo e l’autostrada A14 “Adriatica” che termina proprio a Taranto. La stessa ha le caratteristiche proprie di una strada Extraurbana.
Si chiede che il limite imposto, nel tratto stradale in questione, da 50km/h sia elevato a 70km/h. Il tutto al fine di evitare pericolosi rallentamenti del transito veicolare, i quali potrebbero portare ad una serie infinita di tamponamenti a catena, aumentano così di fatto la pericolosità della strada in questione.
Una volta innalzato il limite di velocità, sarebbe opportuno imbastire tutta una serie di controlli per garantire una maggiore tutela degli utenti finali.
Mantenere i limiti già fissati e tali tipologia di controlli innescherebbero una serie di conseguenze poco piacevoli, le quali impatterebbero negativamente sul territorio e sui loro cittadini, non solo dei Comuni interessati ma anche e soprattutto dei comuni limitrofi e adiacenti come il Comune di Montebello Jonico, il quale si trova tra i due in questione.
Situazione ricorsi e verbali
In primis vi sarà una valanga di verbali con relativa richiesta di pagamento che impatterebbero negativamente sulla già precaria condizione economica dei cittadini di tutta l’area. Uno stillicidio inesorabile, la maggior parte dei verbali sarebbero elevati a mezzi la cui velocità oscillerebbe tra i 60 e i 70 km/h, velocità consona e adeguata per il tratto di strada interessato, ma eccessiva in base all’attuale limite di velocità.
Questo, tra le altre cose, limiterebbe l’afflusso di turisti e vacanzieri i quali per paura delle ripercussioni economiche dettate dalla probabilità di vedersi recapitare a casa un verbale abbastanza salato, ma anche per gli eccessivi tempi di percorrenza per raggiungere la località balneare, sceglieranno un’altra località, creando così un danno alla già flebile economia dell’area in questione.
Connesso a quanto sopra, vi sarà una valanga di ricorsi che graveranno sulle precarie casse degli enti eroganti, per non parlare del prolungamento dei tempi di percorrenza del tratto in questione che diventerebbe biblico.
La grave situazione pandemica nazionale ha già messo in ginocchio l’intera area, adesso che si sarebbe potuto intravedere un barlume di ripresa la stessa viene penalizza con interventi che se pur giusti avranno delle ripercussioni negative.
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