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di Lidia Falcone
Sono già in corso i preparativi per il periodo dell’anno più atteso dai melitesi, la festa della Madonna di Porto Salvo. Questa ricorrenza è motivo di scalpore ed emozione per i cittadini che non vedono l’ora che arrivi il 30 Aprile, giorno in cui il quadro raffigurante Maria Vergine tornerà alla sua sede originale, nel Santuario di Porto Salvo.
Secondo la leggenda infatti la sacra effigie, trovata sulla spiaggia dai marinai melitesi nel 1600, viene custodita nel Santuario dedicato alla stessa, precisamente nel luogo in cui è stata rinvenuta e, successivamente, per via della ristrutturazione del santuario, viene spostata nella chiesa dei SS Apostoli Pietro e Paolo a Pentedattilo. Da lì in poi i pentedattilesi decisero che il quadro, anche per un breve periodo, rimanesse nel loro paese.
E’ ormai così da secoli.
Il 18 Marzo si è svolta la processione per accompagnare il quadro, ornato di corona e baldacchino, dalla località di Melito di Porto Salvo fino a Pentedattilo. La processione della discesa del quadro di terrà quest’anno il 30 aprile e si svilupperà tra le diverse vie del paese con canti e preghiere fino alla contrada Tabacco, dove avverrà lo scambio.
Solitamente durante quest’occasione migliaia di persone si recano a Pentedattilo per partecipare alla Santa messa nella chiesa dei SS Apostoli Pietro e Paolo. I più temerari decidono di affrontare il tragitto in salita di ben 7 km all’alba. Successivamente seguiranno il quadro fino alla contrada Tabacco dove avverrà lo scambio.
Allo scambio, il quadro passa dai portatori di Pentedattilo a quelli di Melito, qui nuovamente la folla si divide e i restanti accompagnano il quadro acclamandolo fino al santuario.
Nel corso delle serate di festa, Melito si trasforma: ornata da una moltitudine di luci e piena di persone, cambia aspetto e si arricchisce con bancarelle e giostre.
Il meglio arriva l’ultima domenica del mese di aprile quando la Sacra Effigie viene acclamata dalla folla con lo scenario dei bellissimi fuochi d’artificio che coronano il tutto.
La particolarità di questa festa è racchiusa nella storia e nella tradizione di Melito che rappresenta pienamente la sua popolazione.
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Comunque la processione “in salita” è stata il 18 di marzo e non il 25 come riportato.