Aspiranti prefetti, un melitese accede al corso nazionale

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“Un lavoro speciale che è alla base del funzionamento di tutti gli ordinamenti democratici”. Lo ha dichiarato il ministro Angelino Alfano, nella sede didattico residenziale di via Veientana, rivolgendosi ai 50 giovani consiglieri che l’11 aprile hanno iniziato il IV corso di formazione per l’accesso alla qualifica iniziale della carriera prefettizia.

Anche alcuni giovani consiglieri calabresi hanno iniziato il corso di formazione, tra questi il melitese Walter Pennestrì e la reggina Lara Quattrone.

Un lavoro delicato – ha sostenuto il ministro – per la vastità e la complessità delle competenze assegnate che vanno dalla mediazione sociale e istituzionale alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, al delicato rapporto con gli enti locali, alla prevenzione nell’ambito dell’antimafia e dell’anticorruzione.

I futuri prefetti saranno chiamati a un lavoro che richiede una flessibilità mentale e una capacità di risolvere i problemi senza uguali all’interno della Paese. Nel raccogliere le sfide, il prefetto deve sapere, – spiega Alfano –  che la prefettura è la porta a cui bussano i cittadini e le istituzioni, che deve restare sempre aperta”.

«Siete un pezzo fondamentale della dorsale dello Stato che è l’amministrazione dell’Interno», ha concluso il titolare del Viminale rivolgendosi ai funzionari presenti. «Auguri per la nuova vita che vi attende!».

Presenti il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, il capo Dipartimento, Luigi Varratta, il vice capo Dipartimento, Claudio Sgaraglia, il responsabile della sede didattico-residenziale di via Veientana, Vincenzo Rossi, e la responsabile della formazione della Sna Maria Contento.

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