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ASD Melito: Latella 7, Cento 7, Logozzo 7, Lentini 7, Ortiz 7, Candito 7,5, Giordano 5,5, Palaez 8, Buades Arzola 7,5 (dal 35 st Principato 6,5), Sivori 8, Troncoso 8,5. All: Cormaci 8.
Atletico Maida: Iozzi 6,5, Scalise 6, Michienzi A. 5,5, Gutierrez 5,5, Romagnuolo 6, Perri 5,5, Deminicis 6,5, Michienzi M. 6, Ramos 6,5, Tello 7, Torres 6,5. All. Stranges 6. Presidente Sgro’ 7. (entrati De Fazio, Elmadi, Iudicelli)
Arbitro: Daddato di Cz;
Assistenti: Galardo/Rocca (Crotone/Cosenza).
Marcatore: Troncoso 2’ st
Come diceva il vecchio saggio “forgiaro” (il fabbro): quando il ferro è caldo bisogna batterlo. Ed ironia della frase il Melito continua nella sua lotta per raggiungere i posti “al sole” ed allontanarsi dalla zona “calda” appunto “battendo” l’Atletico Maida ed aggiudicandosi tre punti importantissimi per la classifica.
Il “refrain ” di Cormaci è “calma, prima raggiungiamo la salvezza matematica e poi ci sbilanciamo”. Ormai però la squadra della cittadina che fu di Tiberio Evoli non può più nascondersi. Otto partite di fila senza sconfitte, difesa impenetrabile anche in inferiorità numerica, bel gioco e schemi che funzionano, il che significa coesione, abnegazione negli allenamenti, amalgama ed il dolce “ben stare” tra compagni.
L’atletico Maida è una delle migliori squadre del campionato di promozione calabrese del girone B. Guardinghi, mai domi, ben strutturati e con ottima qualità tecnica nel parco giocatori. Partenza a mille dei ragazzi del Presidente Tuscano che nei primi 20 minuti sfiorano la rete due volte (Troncoso prima e poi anche Sivori traversa su tiro da appena fuori area). Nella seconda metà della prima frazione le due contendenti “camomillizzano” le giocate, sbagliano troppi passaggi e vanno negli spogliatoi sullo 0-0, non prima però di vedere un quasi gol su tiro di Buades Arzola, esattamente al secondo minuto di recupero dei primi 45’. Capita ai migliori calciatori del mondo, ci può stare pertanto l’errore anche del giovane di Tenerife, ormai di casa in riva allo jonio reggino.
Nel secondo tempo, esattamente al secondo minuto, arriva un gol che verrà visto e rivisto da tanti amanti del calcio. Un piazzato curato nei minimi particolari, si usa dire uno schema. Io ho la libertà per poterlo definire una chicca da laureati strateghi del calcio. E’ Sivori che offre con una specie di tocco a scavalco l’assist a Troncoso il quale nascosto scatta e circumnaviga la barriera avversaria, entra in area un pò spostato a destra e batte imparabilmente il portiere ospite. Uno a zero, pubblico in delirio e compagni pure. Insomma, un gran bello spettacolo. Poi accade che il giovane Giordano, fino a quel momento uno dei migliori atleti di casa, fatto preda di piccoli interventi fallosi, ceda al nervosismo e reagisce all’ennesimo “calcetto” agli stinchi. L’arbitro, giustamente, è costretto ad espellerlo. Da quel momento in poi, in superiorità numerica, i ragazzi di mister Stranges accelerano per raggiungere almeno il pari, crescono di intensità. Ma sale in cattedra la difesa di casa. In due occasioni il “capitan dei capitani” Ciccio Candito salva sulla linea su tiro a botta sicura di De Minicis e nei minuti di recupero di Iudicelli.
Finisce dopo 8’ interminabili minuti di recupero. Tre punti in saccoccia per le “truppe” melitesi che ora respirano aria di salvezza piena, urla di giubilo del sempre più numeroso pubblico di casa (con presenza femminile da record per la categoria), batterie cariche a mille, ambiente fervido e sognante. Un clima di positività che si respira a larghi polmoni in paese, con tanti che vogliono aiutare chi da anni sta “spingendo” da solo la “carretta”. La cittadina del miele, con la squadra dell’ape sul petto sulla maglia, può tornare nel calcio regionale che “conta” solo unendo le migliori forze.
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