Questo post é stato letto 80710 volte!
L’Area Grecanica della provincia di Reggio Calabria offre paesaggi, colori, sapori, storia, tradizioni e cultura ricchissimi, da conoscere e apprezzare senza fanatismi e senza folklore, rappresentandoli con occhio fine di artista, antropologo, etnografo, studioso di un mondo che, se non opportunamente tutelato, rischia di scomparire. Di questo mondo è importante preservare il ricordo e la consapevolezza di ciò che nei secoli ha rappresentato e dal quale, senza idealismi e senza desideri di ritorno a condizioni di vita ormai improponibili, assumere come propri i valori, i successi e gli insuccessi, per affrontare e programmare il futuro da consegnare alle generazioni che verranno dopo di noi.
Agostino Siviglia al pari di tanti ellenofoni di Calabria attraversa i confini geografici della sua “transumanza” all’interno dei limiti del territorio compreso nell’Area Grecanica della provincia di Reggio Calabria.
Da Chorìo di Roghùdi, dove è nato, si trasferisce a Bova attraversando le vie difficili e faticose dell’Aspromonte ma rimanendo sempre nel mondo accerchiato della stessa area.
Ma il nuovo paese dispensa speranze diverse. Qui il poeta costruisce la sua vita con lo sguardo però sempre rivolto al luogo natio. Qui lo coglie un grande dolore con la morte dell’adorata consorte con la quale aveva tanto combattuto, sofferto, lavorato e sperato.
In Agostino è riconoscibile l’archetipa fierezza per le proprie radici e la consapevolezza di appartenere a una cultura che ha lasciato in questo mondo i segni indelebili della sua profonda civiltà.
Per Agostino scrivere significa liberare i propri sentimenti e tentare di trovare un equilibrio interiore, una identità che rispecchi più fedelmente la propria personalità di uomo che tende al fatto poetico come a un naturale incontro del suo animo con il mondo che lo circonda.
In un groviglio di ostinati sentimenti, la poesia di Agostino Siviglia registra i motivi tematici cari a tutti gli ellenofoni di Calabria: l’amore per la lingua, l’amore per una donna, il ricordo struggente della madre morta.
Figlio di questa terra, legato in modo indissolubile all’intero microcosmo grecanico, Agostino Siviglia si rivela come uno dei tanti personaggi chiave di questo mondo. La sua poesia si muove sul doppio binario del passato e di un futuro ormai incerto per la sopravvivenza della lingua, rivelando, a tratti, rimpianti d’amore mai sopiti.
Nella sua parola quasi mai spunta il sorriso, è una parola asciutta ed essenziale che mai indulge alla sentenza morale.
Agostino Siviglia, recentemente scomparso, è stato per tutta la sua vita un promotore e un vero sostenitore della lingua e della cultura dei Greci di Calabria.
All’inizio del 2014 abbiamo cominciato a lavorare per questo progetto seguendolo da vicino per le riprese del film-documentario incentrato sul suo personaggio che in vari modi è sempre stato presente e attivo nelle varie manifestazioni di promozione della cultura locale.
Lo abbiamo seguito nelle scuole, nei convegni, nei punti di aggregazione sociale e ne abbiamo colto i segni caratterizzanti dell’uomo, del figlio della Calabria greca, dell’amante della cultura e delle proprie radici.
Abbiamo trascritto, ascoltato, tradotto e registrato le sue opere poetiche e oggi con la documentazione in nostro possesso siamo pronti a produrre un film-documentario e un libro contenente le poesie di Agostino.
Il film si propone di promuovere e valorizzare l’Area Grecanica attraverso la testimonianza di uno degli ultimi parlanti, nativo di Roghudi, che ha speso parte della propria vita nell’impegno continuo volto a tutelare la lingua e la cultura dei nostri padri.
Il video fa parte di tutta una serie di prodotti editoriali che contribuiscono a dare lustro e dignità a un territorio particolarmente ricco di storia ma inesorabilmente destinato a essere considerato come zona depressa.
Il film racconta la storia di un uomo che attraverso la sua tenacia e con l’aiuto di poche persone ha trasformato la vergogna di appartenere a un popolo isolato e di montagna in orgoglio di cittadino di un’area talmente vasta che ci richiama alla mente la Magna Grecia di cui noi tutti siamo gli eredi e i figli naturali.
Le scene vedranno protagonista Agostino Siviglia impegnato a intrattenere amici, ragazzi, studenti, turisti greci e conoscenti parlando della propria esperienza all’interno del percorso di tutela che negli ultimi vent’anni ha fatto si che il nostro territorio assumesse un valore culturale e identitario particolarmente apprezzato sia in Italia che all’estero.
Lo vedremo recitare alcune poesie in Greco-calabro da lui composte.
Il film si rivolge a un pubblico di qualsiasi età e di qualunque estrazione culturale, sarà pubblicato su DVD e sarà diffuso sul mercato nazionale e internazionale sia attraverso i canali di vendita tradizionali, sia online.
Partecipare e aiutare il nostro gruppo alla divulgazione dell’opera è un modo per partecipare attivamente alla valorizzazione e alla promozione dell’Area Grecanica nel mondo.
Ci rivolgiamo a tutti coloro che hanno legami culturali, familiari e personali con la Calabria greca, residenti nella Calabria meridionale, emigrati greco-calabri che hanno la nostalgia e la voglia di ascoltare poesie, rivedere e rivivere i posti e i ricordi della loro terra.
Questo post é stato letto 80710 volte!