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È iniziata ieri, per Adrea Fucile, di 32 anni, il percorso a tappe che lo vedrà attraversare l’intera S.S.106 in Calabria. Si parte da Reggio Calabria e si arriva fino a Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Andrea Percorrerà circa 400 chilometri in circa una settimana. La sua corsa la dedica alla memoria delle tante vittime della S.S.106, alle loro Famiglie e poi alle bellezze che sono presenti lungo questo percorso ma che restano poco fruibili per via della S.S.106, una strada inaccessibile, una mulattiera degli anni del Fascismo rimasta più o meno quella di allora.
Andrea Fucile non è nuovo a questo tipo di esperienza: ha già attraversato 4 continenti, 58 nazioni, 147.000 Km; ha percorso 3.220 Km in bicicletta da Torino a Istambul, 4.000 Km in autostop. Appassionato di viaggi ormai incurabile è anche prossimo alla pubblicazione del suo primo lavoro “Girovaga(bo)ndo”, un libro in cui racconta tutto ciò che di strano gli è capitato in 10 anni di viaggi per il mondo. In questo contesto, essendo calabrese, ha voluto iniziare da Praia a Mare il giro della Calabria in bici e ieri, con il sostegno logistico dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, ha iniziato il tuor lungo la costa jonica dopo aver completato la costa tirrenica.
Andrea è giunto ieri sera a Melito di Porto Salvo (RC), provenendo da Gioia Tauro. È stato accolto ed ospitato dall’Associazione “Amici di Raffaele Caserta” dedicata a Raffaele Caserta vittima della S.S.106. Ad accoglierlo il Vicepresidente Carmelo Fedele e da Bruno Pace (lo Zio di Raffaele). Dopo una giornata di pausa domani partirà alla volta di Badolato (CZ), dove sarà ospitato dall’Associazione “Amici di Danilo” dedicata appunto a Danilo Lentini vittima della S.S.106; e da lì raggiungerà Crotone dove sarà ospitato dall’Associazione “Giovani Responsabili”, un sodalizio da sempre impegnato esclusivamente al tema importantissimo della sicurezza stradale. E poi a seguire verso nord fino a completare il percorso.
«Quando Andrea mi ha raccontato la sua idea – dichiara Fabio Pugliese Presidente dell’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – mi ha letteralmente commosso. Nel suo viaggio c’è tutto: innanzitutto l’amore di un giovane calabrese per la sua terra; la voglia di ricordare chi è stato sfortunato con un gesto sportivo che non ha precedenti nella storia della nostra regione; e poi, infine, la voglia di indicare una strada (è proprio il caso di dirlo…), per far uscire dal tunnel questa Calabria povera, isolata e sempre più povera di giovani».
«Spero – conclude Pugliese – che il suo viaggio sia utile e sono convinto che lungo la strada tutti i calabresi che lo incontreranno lo sosteranno, lo aiuteranno e lo stimoleranno in questa sua corsa verso la speranza di un futuro diverso. Grazie, quindi, ad Andrea e mi raccomando: facciamo tutti il tifo per lui».
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