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Riceviamo e Pubblichiamo dall’ Avv. Amilcare Mollica:
“E’ ormai opinione diffusa considerare la cura dell’ambiente come il necessario presupposto perché i cittadini possano svolgere in serenità il loro vivere sociale sviluppando in esso ogni potenziale che gli viene offerto dalla natura. In quanto presupposto è esso, ambiente, un bene a cui non è dato né rinunciare né mortificare e il grado di tutela costituisce l’asticella con cui si misura il limite di maturità di un popolazione.
L’OTA (Osservatorio Territorio Ambiente) del Basso Ionio reggino ha da tempo intrapreso un duro ma necessario confronto con le Istituzioni e le sue attività si sono manifestate in particolare in due convegni tenutesi a Bova Marina, alla presenza di tecnici, politici e rappresentanti europei, oltre che a Brancaleone in cui hanno avuto modo di relazionare la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e l’organo apicale della Forestazione calabrese.
OTA, nell’intento di continuare la collaborazione con gli enti istituzionali, ha bancato una serie di dati riproducenti lo stato dei luoghi mettendoli a disposizione degli organi competenti e si ripropone di svolgere attività divulgativa e conoscitiva, dunque educativa, presso le scuole in modo da sensibilizzare, in sede formativa dell’età evolutiva, sul tema che ormai a tutti pare ineludibile affrontare. La tendenza attuale di concentrare l’attenzione sull’ inquinamento quale causa dei tumori non coglie nel segno giacché ciò è un derivato dell’asserito inquinamento che, in quanto tale, deve essere comunque e in ogni caso eliminato.
L’ostacolo che impedisce lo sviluppo, dunque, non è solo la patologia tumorale – parte terminale di un lungo processo degenerativo – ma tutti quei fattori, plurimi, che si pongono come un preliminare ostacolo per vivere un sano e integro ambiente e di cui l’uomo si nutre e si alimenta nel corpo e nello spirito.
OTA, considerato lo stato di malessere generale del territorio calabrese, ha pertanto deciso, altresì, di mettere a disposizione delle altre associazioni calabresi il materiale raccolto per far sì che l’organizzazione sinergica possa contribuire a formare un maggiore e più incisivo impatto per raggiungere l’obiettivo sperato e cioè consapevolezza del bene presupposto”.
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