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AGGIORNAMENTO: Il “Triangolare della fratellanza” – organizzato dalla Cooperativa “Exodus Calabria” -previsto per la giornata di oggi allo stadio comunale di Saline Joniche è stato rinviato alla prossima settimana a causa del decesso di uno dei giovani residenti presso l’hotel “Stella Marina” di Melito Porto Salvo, stroncato da un male incurabile.
In questo torneo di calcio si sfideranno l’ “Exodus palestra Saline”, l’ “Exodus SPRAR Saline” e il “Borgo Grecanico 2015”.
«Lo sport – dichiara Fortunato “Alvin” Tripodi, operatore della Cooperativa “Exodus Calabria” – è da sempre un mezzo di integrazione non solo fra culture e etnie diverse ma anche fra persone dello stesso rango sociale della stessa città e dello stesso paese, il triangolare della fratellanza in questo caso assume un significato molto più alto perché vede come protagonisti realtà diverse di accoglienza dei giovani nel nostro territorio da un lato una realtà sportiva che da anni da una valida opportunità ai giovani italiani di imparare uno sport stare in salute e praticare attività sportiva con persone capaci e quindi allontanarsi dalla sedentarietà, parlo del Borgo Grecanico di Mister Cormaci, dall’altra gli esempi di accoglienza verso i migranti con il centro gas di Saline Joniche centro di primissima accoglienza dove ragazzi hanno un primo imprinting sulle norme usi e costumi della nostra società, e in ultimo stadio il centro Sprar di Montebello Jonico centro di seconda accoglienza dove i ragazzi sono ad uno step un po’ più avanzato per quanto riguarda l’inserimento sociale abitativo lavorativo e legale. Abbiamo fortemente voluto questo triangolare per fare il rete ed rafforzare il messaggio di integrazione che c’è in questa area soprattutto per lanciare un messaggio ai giovani ed educare all’integrazione e alla fratellanza quelli che già gravitano attorno a queste reti sociali. Inoltre – conclude – questo triangolare fa parte anche del programma di laboratorio sportivo che il ragazzi dello sprar di Montebello settimanalmente seguono affrontando varie attività quali calcio calcetto ed escursioni in bicicletta».
«Abbiamo accettato l’invito della Cooperativa con molto piacere – racconta il Mister del Borgo Grecanico, Antonio Cormaci. I ragazzi migranti nel nostro territorio sono diventati oramai una realtà e non dobbiamo fare l’errore di ghettizzarli ma dobbiamo cercare il più possibile di integrarli in qualsiasi modo. Il calcio, lo sport in genere può essere uno dei mezzi più incisivi. Lo sport ha un linguaggio universale e mi piace ricordare che “Se c’è un pallone… ci sarà sempre qualcuno che vuole giocare a calcio. Al pallone non importa se sei grande o piccolo, qual è la tua religione o come è fatta la tua famiglia. Non gli interessa qual è il colore della tua pelle nè da dove vieni. Non gli importa nemmeno se sei bravo o no a giocare a calcio…” ».
La partecipazione è aperta a tutti gli sportivi.
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