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Eco Pastori a Staiti. Nei prossimi giorni si raggiungerà un altro traguardo importante nella direzione dello sviluppo territoriale di Staiti (Area Grecanica).
Il progetto Eco pastori a Staiti
Via via sta prendendo forma il progetto Eco pastori a Staiti. La cooperativa la “Via Lattea” con il comune di Staiti sottoscriverà un accordo per l’uso del caseificio comunale per la valorizzazione della filiera del caprino aspromontano. Il progetto aveva visto, nella sua concezione, la lungimiranza dell’ex Presidente del Parco Nazionale; il prof. Giuseppe Bombino, che coadiuvato egregiamente da tutto il personale del Parco Nazionale dell’Aspromonte aveva voluto dare voce, forza e vigore alla categoria dei pastori Aspromontani. Proprio loro dovranno fornire la spinta emotiva, sociale ed economica nel contesto di una fase di sviluppo sistemico-territoriale, capace di dare risposte a quella atavica situazione di abbandono che ha caratterizzato il nostro entroterra.
Economia della cooperazione
Il progetto che aveva mosso i primi passi già qualche tempo addietro sta portando avanti un sistema semplice ma efficace, di un’economia della cooperazione che si dovrà inserire in quel processo sistemico di sviluppo sostenibile. Dopo la prima fase teorico-pratica, realizzata con il supporto della cooperativa Tutela dell’Aspromonte che, da vent’anni ormai ha fatto della valorizzazione delle risorse territoriali il proprio campo di battaglia; e dopo la formazione degli “eco pastori”, si è giunti alla costituzione di una cooperativa di giovani pastori dell’Aspromonte denominata “LA VIA LATTEA”. La cooperativa ha come presidente il giovane Dott. Tonino Sidari, agronomo e pastore. Sidari si è posto l’obiettivo di promuovere, valorizzare e sostenere la filiera della capra Aspromontana.
Il caseificio comunale
Nei prossimi giorni, grazie alla sensibilità e all’attenzione dell’Amministrazione comunale di Staiti con la sua giovane Sindaca Dott.ssa Giovanna Pellicanò; si potrà arrivare a raggiungere tali fini. Questo, grazie alla stipula di un comodato d’uso di un caseificio comunale per per la produzione dei prodotti caseari della cooperativa.
Lupo e Pastore
Allo stesso tempo e nella stessa direzione l’Ente Parco, sta ancor più affiancando i pastori aspromontani con un progetto pilota, affinché “Lupo e Pastore” riescano a convivere in questo meraviglioso ecosistema. In concreto si sta avviando un percorso in cui i pastori verranno dotati di cani capaci di difendere le greggi dai numerosi attacchi dei lupi, con delle razze canine autoctone; che da sempre hanno affiancato i pastori calabresi e dell’Appennino. Razze di cani forti e robusti, come il pastore della Sila.
Con questa nuova azione si da ulteriore attenzione ai pastori proprio per dimostrare vicinanza e sensibilità alle popolazioni dell’Aspromonte che dovranno essere i protagonisti principali per lo sviluppo di questa terra.
“Il sentiero è tracciato, ora bisogna percorrerlo”
In questo processo è ancora interprete il Parco col suo brillante responsabile dott. Siclari. Ma questo è un progetto di squadra che coinvolge tutti: i sindaci dell’Aspromonte che hanno risposto positivamente ai presidenti del Parco, a quelli passati e a quelli futuri che verranno. Come una maratona politica, culturale ed amministrativa, dovranno passare la staffetta per raggiungere l’obiettivo.
“In questo contesto – afferma il dott. Bruno Maisano – dovrà avvenire la costruzione di quel presidio utile e necessario per lo sviluppo del territorio.
Quindi ringraziando e stimolando il Parco Nazionale dell’Aspromonte, gli amministratori locali coinvolti dai sindaci dell’area grecanica presenti e passati, tutti; possiamo dire allora per finire in tema “il sentiero è stato tracciato, ora bisogna percorrerlo”.
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