Agosto Fossatese 2023. Quattro bellissime serate

agosto fossatese 2023

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L’agosto a Fossato Jonico quest’anno 2023 ha avuto 4 bellissime serate: i giochi antichi, la sfilata di abiti d’epoca e riciclo, il gruppo etnico “I Kalavria” e l’edizione n. 42 del “Festival degli ulivi”.

Quest’ultimo ha chiuso i giorni di festa con diverse sorprese, prime fra tutte alcune canzoni inedite. Una tra queste, scritta dall’autore Giovanni Crea, ci ha riportato ai tragici eventi del periodo dell’Unità d’Italia e ricordandoci l’estremo sacrificio di una ragazzina siciliana di 8 anni, Angelina Romano, giustiziata dai bersaglieri italiani il 3 gennaio 1862, con l’accusa di “brigantaggio”. I fatti risalgono a dopo l’istituzione della leva obbligatoria per i maschi siciliani, nel giugno 1861, quando la popolazione di Castellammare del Golfo, nel trapanese, il 2 gennaio 1862 assaltò la sede del commissariato di Leva, causando morti e feriti.

Da Palermo fu inviato un battaglione di bersaglieri agli ordini del generale Pietro Quintino per sedare la rivolta. Sei rivoltosi vennero scovati in un casolare e uccisi, insieme ad Angelina, una bambina di soli 8 anni, che si trovo’ casualmente nei paraggi. L’indignazione per quella morte assurda, non impedì all’arciprete don Girolamo Galante di trascrivere quella morte innocente nel registro parrocchiale, così da tramandarla ai posteri. Il brano intitolato “Mi chiamo Angelina (e sono una ragazzina)” arrangiato dalla maestra Mimma Macheda, è un monito contro la guerra: “Non sparare soldato, ferma il tuo fucile”, ha cantato Francesca Pellicanó interprete della canzone, suscitando commozione tra il pubblico presente.

Il “Festival degli ulivi”, la cui prima edizione risale al 1977, e’ stato organizzato negli ultimi 28 anni da Romina Palamara.

Articolo di Giovanni Crea

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Author: Francesco Iriti

Storico Direttore di www.ntacalabria.it, ed ideatore insieme a Nino Pansera della testata ntacalabria.it, E' giornalista pubblicista dal 2008. Vive in Irlanda da circa 10 anni come Digital Marketing Manager, ma porta avanti il giornale con l'aiuto di vari collaboratori che hanno sposato il progetto di Ntacalabria.