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Nuova ordinanza del Sindaco di Montebello Jonico, Ugo Suraci, sulla non potabilità dell’acqua erogata nella frazione di Masella e nelle borgate di Placa e Lianò 2°. I provvedimenti a tutela
della salute pubblica e privata:
Acqua di Masella, l’ordinanza
Il Sindaco, dopo aver considerato, tra le altre cose, che “i dati sui consumi di acqua nella frazione di Masella e nelle borgate di Placa e Lianò 2° effettivamente fanno apparire verosimili le preoccupazioni del Parroco di Masella circa l’uso dell’acqua inquinata dall’arsenico non solo per i servizi igienici ma anche per uso irriguo e per l’abbeveraggio di animali da carne e da latte, con il conseguente inquinamento dei prodotti alimentari; ed altri usi non conformi sia nelle famiglie che nelle scuole e nelle fontane pubbliche”. Dopo aver considerato anche che “la So.Ri.Cal. ha evidenziato un eccessivo consumo di acqua, nonostante l’arsenico”.
Anche per tali motivi il Sindaco Suraci ordina che:
1. E’ fatto divieto di usare l’acqua fornita da So.Ri.Cal. nella frazione di Masella e nelle borgate di Placa e Lianò 2°, per:
a) scopi alimentari: BERE, PULIRE – PREPARARE e CUOCERE ALIMENTI;
b) igiene personale di bambini e ragazzi: BAGNO, DOCCIA, LAVAGGIO INDUMENTI;
c) per l’irrigazione di: CAMPI, GIARDINI, ORTI;
d) abbeverare: ANIMALI DA CARNE e DA LATTE;
2. E’ consentito l’uso dell’acqua:
a) per i servizi igieni;
b) per la pulizia in genere dell’abitazione.
Il Sindaco dispone inoltre:
1) Che siano chiuse le fontane pubbliche comunque alimentate dall’acqua proveniente dai pozzi e dai serbatoi della So.Ri.Cal., allo scopo di impedire che ragazzi non in grado di leggere i cartelli di segnalazione di “Acqua non potabile” possano erroneamente farne un uso alimentare;
2) Che siano attivati controlli e verifiche, d’intesa con la Dirigenza scolastica, sulle misure più efficaci perché l’acqua nella scuola di Masella sia usata esclusivamente per i servizi igienici e per la pulizia del plesso scolastico e sia reso impossibile un errato uso da parte degli alunni. In caso contrario, ove mancassero le condizioni di sicurezza, di provvedere alla chiusura temporanea della scuola;
3) Che siano sospesi, fino a nuovo avviso, nei centri abitati interessati dalla presente Ordinanza, i contratti di erogazione dell’acqua per uso irriguo;
4) Che siano attivati, servizi di vigilanza e controllo per reprimere l’uso dell’acqua per irrigare campi, giardini ed orti.
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