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Il Ministro Maria Elena Boschi domani giungerà in Calabria per incontrare i rappresentanti delle istituzioni, i magistrati che stanno seguendo la vicenda della giovane ragazza stuprata a Melito di Porto Salvo, l’Arcivescovo di Reggio Calabria ma anche la dirigente scolastica e i responsabili dei centri antiviolenza.
Sulla sua pagina Facebook ha postato il seguente messaggio:
«SE L’È ANDATA A CERCARE».
In questa frase c’è la vergogna di secoli di violenze sulle donne. Eppure in questi giorni funestati dai tragici episodi di soprusi e violenze, da Napoli a Melito di Porto Salvo a Rimini, la si è letta e sentita molto spesso, a volte la si intravedeva come un pensiero strisciante dietro certe condanne a metà, dietro certi “ma” e certi “però”.
Dietro ogni violenza, dietro ogni dileggio, dietro la storia di ciascuna delle vittime ci sono soprusi subiti e spesso taciuti contro le donne. Dobbiamo abbattere questi pregiudizi, abbiamo il dovere di fermare questa violenza. In questi giorni siamo stati tutti colpiti, direi feriti, dalla storia della ragazzina di tredici anni di Melito di Porto Salvo.
Domani sarò in Calabria per incontrare i rappresentanti delle istituzioni, i magistrati che stanno seguendo la vicenda, l’Arcivescovo di Reggio Calabria ma anche la dirigente scolastica e i responsabili dei centri antiviolenza. Non possiamo permettere che succeda ancora in Calabria o in qualunque altro luogo. Non ci fermeremo finché davanti alla violenza contro le donne ci sarà chi penserà e dirà “se l’è andata a cercare”.
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