Abusi su minore, la lettera dei Dirigenti Scolastici Sinicropi e Zavettieri

zavettieri sinicropi

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Di seguito la nota dei Dirigenti Scolastici Concetta Sinicropi e Domenico Zavettieri:

Siamo profondamente amareggiati per quanto accaduto nel nostro paese ai danni della giovanissima ragazza e a svantaggio dell’immagine dell’intera comunità di Melito di Porto Salvo.
Sbigottiti e demoralizzati è dir poco, per esprimere il profondo dispiacere per quanto perpetrato a proposito dell’episodio molto grave e di altri del recente passato che si sono verificati nella nostra cittadina.

zavettieri sinicropi
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Episodi e fatti che nell’immediato suscitano scalpore, ma che quasi naturalmente, di seguito lasciano
il posto all’oblio.
Certamente un dato salta chiaro agli occhi di ognuno di noi: la nostra comunità sta prendendo una
brutta piega!

Eppure la scuola ha sempre lavorato e tanto, per diffondere la speranza, il bisogno di cambiamento,
il gusto per il bello e per il giusto.
C’è da chiedersi allora se tutto questo è stato inutile. Se è andato perso.

La nostra speranza è che non sia così, che si tratti di episodi isolati, magari attribuibili a contesti di
particolare disagio. Vogliamo sperare, anzi siamo certi, che la maggior parte dei nostri ragazzi
abbiano idee positive, chiare, propositive per affrontare con coraggio, determinazione, competenza e
intelligenza il futuro, ma soprattutto che abbiano recepito compiutamente i messaggi di amore, di
fede e di speranza che gran parte delle famiglie e le scuole hanno costantemente trasmesso loro.

Per quanto di nostra competenza e conoscenza le comunità scolastiche melitesi sono ogni giorno
impegnate a “creare” occasioni di incontro, di confronto, di relazioni umane positive, di formazione, istruzione, educazione; pronte ad essere “luogo privilegiato di crescita”, per tutti gli alunni, nessuno escluso.

Tante iniziative sono state e saranno intraprese con associazioni, parrocchie, enti locali, in collaborazione con le famiglie, con tutte le famiglie che desiderano collaborare e apportare un fattivo e valido contributo.

Non bisogna, però, sottovalutare alcuni pericoli che incombono sui giovani, sui nostri ragazzi. I pericoli vengono da lontano, sono facilmente diffondibili anche per l’uso non sempre responsabile dei social network, che, come qualcuno afferma, sono di moda, ma che, sicuramente trovano anche nel nostro territoriale terreno fertile. I fatti, purtroppo, dimostrano questo!
A fronte di tutto ciò, la gente che non opera nel contesto educativo, talvolta, è portata a puntare il dito sulle responsabilità della scuola.
Giusto! La scuola è, dopo la famiglia, l’agenzia educativa istituzionalmente deputata alla formazione dei giovani, ma non è la sola!

Ecco il senso del nostro continuo appello, in qualità di dirigenti scolastici, ad un piano formativo integrato tra scuola, famiglia, territorio, da elaborare e portare avanti sinergicamente, al fine di strutturare positivamente la personalità dei giovani, accompagnarli nei loro percorsi di crescita, sostenerli ed orientarli.
Nel parlare ai docenti delle scuole in cui operiamo, a proposito anche di quanto accaduto qualche giorno fa, abbiamo sottolineato l’importanza di essere comunità etica, educante.

Qualcuno afferma che “fatto il bambino, occorre formare la sua anima”. E’ proprio questo che noi educatori abbiamo sempre inteso realizzare attraverso un impegno continuo, serio e costante di tutti. Abbiamo ritenuto ciò oltremodo necessario per offrire ai ragazzi non solo risorse materiali ma esempi di vita, stimoli culturali edificanti, occasioni di crescita umana e spirituale.
Continueremo a farlo, convinti che dobbiamo garantire ai giovani il “benessere” non in termini di divertimenti sfrenati, ma di azioni concrete che possano farli stare bene con loro stessi e con gli altri, in famiglia, a scuola, nel nostro paese e al di fuori di esso; azioni che alimentino in loro la fiducia di base e permettano lo sviluppo di una sicura e chiara capacità di essere padroni delle loro scelte di vita nel rispetto della legalità, delle diversità di genere, della “persona” nella sua vera essenza, dell’ambiente in cui vivono, superando stereotipi e pregiudizi.

Ben vengano, dunque, le fiaccolate, i momenti aperti di confronto e di riflessione, gli incontri interistituzionali, ma ci auguriamo che vengano fatti all’insegna di un comune e fattivo progetto di rinnovamento che abbia un inizio, ma anche un seguito.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott.ssa Concetta Sinicropi)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Dott. Domenico Zavettieri)

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