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Il mondo del turismo, così come quello sociale, è sottoposto a continue tensioni provocate dai costanti e repentini cambiamenti degli scenari politici, sociali, economici e finanziari, nonché dalla conseguente ineludibile necessità di adeguare forme ed assetti organizzativi in funzione di esigenze sempre nuove e sempre più diversificate. In tale contesto, ogni cambiamento non può essere ignorato ma va studiato, analizzato ed interpretato. Per poter raggiungere un livello di eccellenza nei servizi da proporre ai cittadini, ogni operatore, per dovere deontologico, morale e professionale, deve rivolgere la propria attenzione verso attività di formazione e ricerca. Tra questi cittadini non può essere ignorato ed escluso chi ha bisogno di attenzioni dedicate.
Si pensi a persone con disabilità, anziani, donne incinte, famiglie con bambini piccoli e persone con problemi cronici di salute o con una disabilità temporanea.
Il problema dell’accessibilità è comune a molte persone nel vivere quotidiano. Le difficoltà principali riguardano soprattutto l’accesso alle informazioni, alla cultura e alla formazione, alla gestione di servizi e trasporti ma soprattutto alla fruizione del tempo libero.
Ogni persona deve poter guardare al tempo libero come ad un’occasione importante per lo sviluppo delle conoscenze, per i processi di autoregolazione, per la maturazione complessiva della personalità, per l’esercizio della fantasia e della creatività.
Il diritto inviolabile di fruizione del tempo libero, oltre ad essere garantito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità, Convenzione firmata da oltre 140 paesi, inclusi Unione Europea e USA, deve impegnare coloro che si occupano di promozione culturale e tutti gli operatori del servizio turistico.
L’obiettivo principale è quello di individuare soluzioni che permettano a tutte le persone, comprese quelle con bisogni speciali, di sentirsi parte attiva in una società responsabile ed accessibile.
Responsabilità ed accessibilità non possono essere ridotte al semplice concetto di barriera architettonica. Devono invece riferirsi al più in generale al modello di inclusione e di partecipazione verso tutti i momenti della vita.
Ma è possibile organizzare eventi che consentano alle persone con bisogni speciali di fruire pienamente delle opportunità culturali? E’ possibile promuovere le buone pratiche per un turismo culturale accessibile e sostenibile?
A queste domande, finalmente, si è risposto con i fatti.
Un gruppo di studenti del corso di Laurea Magistrale in Turismo e Spettacolo dell’Università di Messina, frequentanti il Laboratorio di Ricerca di Pedagogia del Turismo Sostenibile della professoressa Annamaria Curatola, ha costituito, grazie anche all’impegno della dottoressa Lucia Anita Nucera, della dottoressa Cristina Ciccone e del dottore Francesco Caccamo, un gruppo di lavoro denominato “Mana Chùma Unime”.
Lo scopo? Sostenere e promuovere iniziative che pongano in risalto i beni ambientali e culturali come fattori determinanti di una proficua azione formativa per una corretta e significativa fruizione del tempo libero.
Obiettivo del gruppo è anche quello di progettare nuovi scenari di vita, ricchi di interessi e di grande esaltazione verso il sociale, dove ogni attenzione è rivolta alla persona e ai suoi bisogni e dove trova attuazione la formazione di una identità sociale, aperta, solidale, multietnica, multiculturale, sostenibile e valoriale.
Grazie anche al partenariato con la sezione AISM di Reggio Calabria e con la Cooperativa “Demetra”, il gruppo ha organizzato per giovedì 27 giugno 2013, presso lo Spazio Fiere del Comune di Roghudi Nuovo, gestito ed offerto gratuitamente dall’Agenzia Borghi Solidali, un evento dal titolo “ARTE, PROFUMI E SAPORI DELL’AREA GRECANICA, il piacere della cultura accessibile a tutti”.
Una magica esplorazione tra i saperi e i sapori di una cultura millenaria, attraverso un’esperienza di “Turismo Accessibile”, adatta anche alle esigenze di persone con problemi di mobilità che amano conoscere e viaggiare.
L’idea progettuale è stata anche sostenuta dall’Agenzia Viaggio&Apprendo, dalla Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica, dalla Pro-loco di Roghudi; dall’Agenzia dei Borghi Solidali, dall’Associazione Culturale “Astaki” e dal gruppo “Gli amici del folk” di Montebello Jonico.
Un ringraziamento ed un riconoscimento particolare va rivolto alla sensibile Amministrazione Comunale di Roghudi, che fin da subito ha sposato e sostenuto il progetto, rendendo fattibile la realizzazione dell’evento.
La serata è iniziata con un caloroso saluto in greco antico seguito da una disquisizione su tradizioni alimentari, giochi d’altri tempi ed artigianato dell’Area Grecanica. Durante l’evento i partecipanti si sono divertiti con i laboratori di “La tessitura”, gli “Strumenti e suoni della terra” e i “Maccarruni i casa”.
Dopo i laboratori sulla tessitura, la cucina tradizionale e gli strumenti musicali dell’area grecanica, alle ore 21 ha avuto inizio la degustazione guidata di prodotti e pietanze dei greci di Calabria, accompagnata dalla proiezione di un filmato sui grecanici e da canti e balli della tradizione popolare. La serata si è conclusa con l’esibizione del gruppo “Gli amici del folk” di Montebello Jonico.
L’evento è stato un esempio di buone prassi, un modello essenziale per tutti gli operatori, sia pubblici che privati, che intendono realizzare eventi fruibili da tutti.
Un impegno che è stato non solo tecnico e professionale, ma soprattutto attento e sensibile alla dimensione umana e sociale.
Il ricavato della serata è stato devoluto alla ricerca contro la Sclerosi Multipla.
Esperienze come questa devono rappresentare quel valore aggiunto di una società che permette di rafforzare l’impegno, rinvigorire lo slancio, sviluppare un forte spirito di squadra e attivare sinergie che consentano di migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini.
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