A Bova Marina “Da grande volevo fare il comunista”

Teresa Carmine Romeo

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Il 16 agosto durante la presentazione del libro di Ferdinando Larizza ‘Da grande volevo fare il comunista’, nel cortile della Biblioteca Comunale gremito di gente, sono state consegnate dall’Ass. Thétis tre tessere alla memoria: al prof.re Pasquino Crupi, intellettuale meridionalista, storico e scrittore che ha avuto da sempre a cuore la questione meridionale. Prorettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, Direttore del periodico “La Riviera”, è considerato uno dei maggiori studiosi della storia calabrese.
Ad Antonio Larizza per l’impegno umano, politico e culturale che ha cambiato le condizioni della classe operaia e contadina durante gli anni del dopoguerra. Esempio di progresso storico ed elevata moralità politica, il cui operato farà di Bova Marina una delle società più aperte e progressiste dell’Area Grecanica.

La tessera alla memoria anche a Pietro Larizza, il designer italiano che concepì la penna Snappy prodotta tra gli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90 da un’azienda milanese con sede a Limbiate, la Snappy SpA, di cui Pietro Larizza fu cofondatore. Il brevetto della penna Snappy fu depositato dalla Larizza & Scuratti S.d.f., formata da Pietro Larizza e Carlo Scuratti nel 1983. La Snappy fu venduta in oltre cento milioni di pezzi e distribuita in più di 50 paesi nel mondo. Divenne famosa principalmente per la sua particolare forma e moltitudine di grafiche e colori diversi applicati ai vari modelli, inoltre il caratteristico movimento di apertura e chiusura della penna stessa, caratterizzata da una forma piatta e da un filo di acciaio cromato o verniciato che gira attorno a corpo penna e cappuccio; quest’ultimo si aprive con una rotazione attorno al corpo penna, al quale rimane comunque fissato anche quando la penna è aperta. Questa idea conferì alla Snappy un vantaggio commerciale rispetto alle concorrenti e fu difeso dalla società produttrice con un brevetto internazionale che riguardava qualsiasi soluzione di “cappuccio che ruota attorno al centro del corpo penna”. Quando il cappuccio viene richiuso, produce un caratteristico suono “snapp”, da cui il nome della penna. Il termine Snappy in inglese significa anche elegante, brillante, d’effetto, alla moda, tutti aggettivi che si sono potuti associare con facilità alla penna stessa. (Wikipedia)

Durante la presentazione, il bovese Ferdinando Larizza ha omaggiato i presenti donando loro una penna Snappy in memoria del fratello. Gesto molto gradito e apprezzato da tutti, soprattutto da chi di questa penna ne aveva memoria.

di TERESA CARMINE ROMEO

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Author: Ntacalabria Redazione J