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4 Novembre Roccaforte del Greco, grande partecipazione per la commemorazione dei caduti in guerra lo scorso.
Molte le persone che hanno preso parte alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate nel comune aspromontano. Erano presenti infatti: rappresentanti dell’Amministrazione Comunale
i cittadini
una delegazione della locale Caserma dei Carabinieri, guidata dal Maresciallo Alessandro Campobasso
il Parroco Don Domenico Nucara
le insegnanti della Scuola Primaria
gli alunni.
4 Novembre Roccaforte del Greco – I saluti
Il sindaco Domenico Penna ha rivolto ai presenti un caloroso saluto mentre è stata deposta una corona di alloro ai piedi del monumento ai Caduti. Grande emozione da parte dei bambini della scuola di Roccaforte del Greco, coordinati sapientemente dalle loro insegnati. Proprio loro hanno voluto rendere omaggio a tutti i concittadini che persero la vita per la libertà e la pace. Lo hanno fatto portando dei personali contributi alla manifestazione.
Nel suo intervento Sindaco Penna ha voluto ricordare, innanzitutto, il primo centenario della fine della prima guerra mondiale, che portò all’unificazione dell’Italia. “Il IV novembre è la festa delle Forze Armate, che nella nostra Repubblica sono dedicate alla sicurezza interna e alla ricerca della pace a livello internazionale”. Il Sindaco ha rimarcato “il ricordo sul sacrificio estremo e nobile al tempo stesso che portò certamente all’Unità nazionale anche con il contributo di migliaia di nostri connazionali, tra questi, tanti figli di Roccaforte del Greco.
Il sindaco Penna
“La guerra, – ha continuato Penna, – è la cosa più orribile che può accadere ad un popolo. Come recitato anche dall’art.11 della nostra Carta Costituzionale. La pace deve essere garantita soprattutto dai nostri comportamenti quotidiani: noi tutti in prima persona possiamo e dobbiamo essere fabbricanti di pace. Per cui il nostro comportamento deve sempre andare nella direzione di difendere la dignità delle altre persone, aiutare chi è in difficoltà, aumentare le nostre conoscenze, per costruire una società migliore di quella che ci hanno lasciato i nostri Padri.
“Il momento che stiamo vivendo è certamente il più difficile del dopo guerra, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista politico-sociale. – , -ha concluso Penna – . Tuttavia se si è stati capaci di ripartire dopo le due guerre mondiali che avevano devastato il nostro paese, è possibile riuscirci anche adesso.
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