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“Con delibera n. 1 del 25/02/2020 è stato dichiarato il “dissesto finanziario ai sensi dell’art. 246 del D. Lgs. 267/2000”, quantificando il debito del Comune: il totale ammonta a € 28.773.777,90″. Una cittá da cambiare interviene a distanza di giorni sulla dichiarazione del dissesto finanziario a Melito Porto Salvo. Lo fa in una nota dove si rivolge sia ai vecchi amministratori che ai cittadini.
“Si tratta di un’ulteriore “medaglia al valore“ che attesta la scellerata e allegra gestione finanziaria, che ha messo in ginocchio il comune e bloccato la macchina amministrativa. Purtroppo si sta verificando quello che in ogni occasione utile abbiamo detto a gran voce. Senza mai essere ascoltati e senza mai scalfire quella granitica certezza che ha portato la maggioranza a raggiungere questo primato: verranno ricordati come gli autori del primo dissesto nella storia di Melito Porto Salvo. Alla tracotanza di qualche mese fa è seguito in questi giorni un silenzio assordante.
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Ricordiamo all’ex sindaco Giuseppe Meduri, all’ex vicesindaco Patrizia Crea, agli ex assessori al bilancio Domenico Marcianó, Maria Bruni (oltre lo stesso Meduri) e a tutti coloro che si sono avvicendati in giunta senza encomio alcuno, che non è mai troppo tardi per chiedere scusa ai cittadini melitesi ed ammettere la loro provata incapacità gestionale.
Ci rivolgiamo noi ai nostri concittadini, invitandoli a non rassegnarsi, a crederci ancora. Melito necessita di una comunità forte, unita, pronta a reagire; servono coesione, fiducia e lungimiranza. Da parte nostra siamo convinti che, passo dopo passo, con sacrificio ed umiltà, dedizione e amore per il nostro paese, si uscirà da questo disastro amministrativo-contabile.
Invitiamo tutti i nostri concittadini a scendere in campo, con tenacia e determinazione, per consentire alla nostra amata Melito di rialzarsi, ripartire e riconquistare quel ruolo di centralità dell’area grecanica, ruolo che le spetta per vocazione e storia e perduto per manifesta incompetenza.
Nulla è perduto, le difficoltà saranno tante, ma superabili attraverso competenze e capacità. Riappropriamoci della nostra identità di cittadini melitesi, riscopriamo il nostro senso di appartenenza. Il momento è quello giusto: ricominciamo!”
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