“Il 24 dicembre nasceva il Salvatore Gesù” di Virginia Iacopino

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di Virginia Iacopino

SIAMO IL DESERTO! SIAMO L’ARSURA! SIAMO IL VENTO!NESSUNO CI ODE SIAMO LE TENEBRE!NESSUNO CI GUIDA. SIAMO IL FREDDO! NESSUNO CI COPRE. SIAMO LA FAME! NESSUNO CI NUTRE.SIAMO LE LACRIME! NESSUNO CI ASCIUGA. SIAMO IL DOLORE! NESSUNO CI GUARDA. VIENI GESU’. SALVACI TU. TI STIAMO ASPETTANDO. (E’ UN CANTO ANTICO IL MARANATA’, MARANATA’)

Duemilasedici anni fa, nella notte stellata, il 24 dicembre la terra di Betlemme di Giudea, sotto il protettorato romano di Erode il grande, secondo la profezia cristiana, nasceva il Salvatore Gesù donato da Dio per mezzo dello Spirito Santo che, con la sua ombra, copri la bruna timida fanciulla e in Lei si incarnò,si fece uomo per salvare il suo popolo -Israele-dai peccati. Maria partorì sulla paglia di una stalla-grotta e il bue e l’asinello li riscaldarono. I Vangeli Canonici non parlano ne di grotta-stalla ne di stella cometa. La stalla groppa è simbolo mistico religioso di molti popoli orientali. Nella profezia di Isaia si legge: “il bue ha riconosciuto il suo proprietario e l’asino la groppa (la rastrelliera del foraggio sovrastante la mangiatoia) del suo padrone. Il bue simboleggia il popolo ebreo, l’asino quello pagano. Tutte le religioni sono zeppe di fenomeni sovrannaturali misteriosi difficili da interpretare e con questi misteri sfidano i tempi e rendono forte la superstizione religiosa che,nei periodi di crisi economica-sociale,come oggi,ritorna a primeggiare nelle menti dei credenti che sperano, per intercessione divina,nella soluzione dei terreni problemi. Per questo comprano rosari, corone, immaginette sacre benedette dai sacerdoti.Più efficaci sono quelli benedetti dal Sommo Supremo che siede sul trono di San Pietro. In queste circostanze si rafforzano i pellegrinaggi nei Santuari ritenuti più sacri.

Il Natale ebraico dura otto giorni nei quali, ogni sera,la famiglia si riunisce,accende il memorah (lampada di olio puro ottenuto con olive schiacciate a mano) la lampada è costituita da 7 bracci,simboleggia il rogo ardente in cui si manifestò a Mosè la voce di Dio sul monte Horeb; simboleggia i 7 cieli, i 7 occhi di Dio che veglia sul mondo ed è carico di potente energia divina.E’ per questo che 7 è il numero completo assoluto.

Il Natale ortodosso si festeggia il 7 gennaio perchè utilizza il calendario di Giulio Cesare che non coincide con quello fissato, nel 1582, da Papa Gregorio XIII. Gli ortodossi digiunano per 40 giorni prima dell’evento.Il mercoledì e il venerdì mangiano solo pesce, il 6 gennaio mangiano il “socivo” cibo a base di grano lesso e frutta. Il giorno di Natale al centro delle loro chiese si accende una grande candela simbolo della stella cometa d’oriente che all’improvviso apparve in cielo e guidò, miracolosamente, il cammino dei 3 Magi mistici dell’occultismo, passo per passo, in tutto il loro difficile e pericoloso viaggio. I Vangeli e le Sacre Scritture inserirono questa favola miracolosa raccontata dai credenti del tempo. I più importanti critici biblici hanno eliminato tutto ciò ritenendolo falsificato.esaltato e interpolato. Matteo così dice: “ed ecco la stella che i Magi avevano veduto in oriente che li precedeva, finchè giunti nel luogo dove era il Fanciullo, qui si fermò Keplero ha scientificamente spiegato che nel periodo della nascita di Cristo si ebbe un brillamento nel cielo dovuto a Giove in congiunzione ad altri due pianeti Saturno e Marte verificatosi nella costellazione dei pesci,fenomeno che avviene ogni 800 anni solari. La coda della cometa è fantasia pittorica e poetica.Ogni popolo per quanto riguarda la religione ha un proprio mito di cosmologia divina creativa inserito nel contesto socio-culturale religioso.Col tempo i miti finiscono di diventare racconti fanciulleschi trasformandosi poi in realtà di verità cristiana. La Bibbia ce lo dimostra. I Magi li troviamo nel Vangelo di Matteo.Sono i tre saggi occultisti sacerdoti che corrispondono al guru indiano maestro spirituale per eccellenza affiancato da altre due persone. Enormi sono gli insegnamenti esoterici cioè pratiche di magia o cartomanzia, calcoli cabalistici e altre interpretazioni che derivano dall’esoterismo dei Re Magi. Tale fioritura di letteratura e pensiero costituì una dottrina che spinse la ricerca scientifica che si fece carico di studiare l’esoterismo arrivando alla conclusione che si tratta di un fenomeno storico-religioso.Credere o non credere, essere fiduciosi o terrorizzati per quello che potrebbe succedere è solo una questione di fede. Melchiorre, Gaspare e Baldassarre che portarono in dono al Cristo incenso,mirra ed oro rappresentavano le tre popolazioni del mondo allora conosciuto (Europa, Asia e Africa).Si era attesa da lungo tempo la venuta del Grande Maestro dei Maestri fanciullo umano di natura divina.

Il numero dei Re Magi è controverso, oscillava da tre a dodici. Fu Papa Leone Magno che,per fare smettere le intricanti e dannose confuse opinioni,stabilì con suo decreto che tre erano i Re Magi. Mise fine alla lunga discussione.Ottima è stata questa trovata di legge.Nessun credente potrà essere libero di dubitare. Erode,tiranno e monarca sanguinario non poteva accettare nessun rivale terrestre-celeste che sicuramente lo avrebbe spodestato dal suo trono dorato di grande autorità regale.Caspita non ci voleva questo guastafeste mandato da Dio.Era inopportuno peggio dei farisei che si ribellavano perchè non accettavano di essere governati da Erode discendente di Esaù che vendette al fratello Giacobbe i suoi diritti ereditari per un piatto di lenticchie. Erode compì efferati delitti nei confronti dei suoi figli per difendere il suo potere. La strage degli innocenti storicamente sembrerebbe infondata. E’ solo Matteo che la cita.

L’origine dell’albero di Natale risale agli antichi riti pagani germanici che festeggiavano il passaggio dall’autunno all’inverno piantando per buon auspicio, davanti alle case, un abete che addobbavano festosamente con ghirlande disposte in cerchio attorno ad esso. In Lituania l’albero si ghirlanda con cerchi, quadrati e triangoli ritenuti magici: in Germania con dolci, mele e arance; in Ucraina con cartocci pieni di dolci; in Giappone con mandarini, dolci di riso simboli di prosperità. In Italia si arrangi chi può con la sfrenata fantasia.

Padula, scrittore in versi e in prosa dedicò una sua poesia dialettale alla Madonna:La sera di Natale.Riporto alcuni versi in italiano: “Sul cuore una manina si teneva, perchè era stanca, appoggiava la testolina piano piano sulla sinistra poi, stendendo le ginocchia, chiuse placidamente gli occhi; con il corpo Ella dormiva, ma con l’anima se ne andava in cielo”.

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Author: Maristella Costarella

autore e collaboratore di ntacalabria.it

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