La produzione di rifiuti urbani è cresciuta nel 2004
a 31,1 milioni di tonnellate (+ 3,7% rispetto al 2003). L'incremento
però non sembra correlato ai consumi delle famiglie
(che negli ultimi anni presentano un andamento negativo):
ciò potrebbe dipendere dal fatto che, nell'ammontare
complessivo dei rifiuti urbani vi sono anche tipologie non
provenienti dal circuito domestico, e quindi non legate ai
consumi familiari. L'incremento maggiore si registra al Centro
Italia, dove la produzione aumenta di circa il 5,4%. A Nord
e al Sud la crescita si attesta rispettivamente al 3,3% e
3,1%.
Sono i dati che emergono
dal Rapporto Rifiuti 2005 presentato a Roma dall'Apat (Agenzia
Protezione Ambiente e servizi tecnici) e dell'Onr (Osservatorio
Nazionale sui Rifiuti). Secondo lo studio si è registrato
un aumento generalizzato di rifiuti urbani e speciali (pericolosi
e non), ed un lieve ma insufficiente incremento della raccolta
differenziata. La quantità totale di rifiuti speciali
prodotti in Italia nel 2003 è pari a 1000,5 milioni
di tonnellate, di cui 52,6 milioni di rifiuti non pericolosi,
5,4 milioni pericolosi e 42,5 milioni provenienti da costruzione
o demolizione. Il periodo 2001-2003 evidenzia un aumento complessivo
dell'11%, una diminuzione dei rifiuti non pericolosi pari
al 5% ed un notevole incremento di quelli pericolosi al 27%.
La maggior produzione
appartiene al Nord, a causa della più elevata concentrazione
industriale. In confronto al 2002, la produzione totale di
rifiuti speciali, al Nord ed al Centro è aumentata
dell'8%, mentre al Sud ha avuto un incremento del 14%. La
produzione pro capite regionale di rifiuti pericolosi registra
un + 6% al Nord e + 30% al Sud; al Centro invece si ha un
decremento dell'11,8%. Per ciò che riguarda la gestione
dei materiali speciali, nel 2003 46,5 milioni di tonnellate
sono state avviate al recupero e 35,2 milioni allo smaltimento:
in totale i rifiuti gestiti salgono a 95 milioni di tonnellate
(+5,2% rispetto al 2002). I rifiuti speciali sono avviati
soprattutto al recupero di materia (53,7%), il 25,4% è
smaltito in discarica e solo il 3,2% viene riutilizzato in
energia.
La raccolta differenziata,
nel 2004, è pari a 7,1 milioni di tonnellate (22,7%
della produzione totale dei rifiuti urbani), con una crescita
rispetto al 2002 di solo l'1,6%. L'incremento raggiunto non
consente di raggiungere l'obiettivo nazionale del 25%. La
situazione però non omogenea: nel Nord Italia la raccolta
differenziata è del 35% (raggiungendo l'obiettivo fissato
per il 2003), il Centro ed il Sud invece (con il 18,3% e 8,1%)
sono ancora molto lontani. Analizzando le singole categorie
merceologiche, si raccolgono in modo differenziato soprattutto
materiali organici (verde e umido), carta ed imballaggi di
plastica. Solo gli imballaggi metallici mostrano un lieve
decremento.
|