Il
40% della popolazione residente nelle aree urbane con piu'
di 20.000 abitanti delle 15 nazioni che componevano l'Unione
Europea fino allo scorso anno (90 milioni di persone) e' esposto
ogni giorno a un livello di Pm10 superiore alla soglia prevista
dalla normativa in vigore. Nel 2010 si prevede che la popolazione
di quest'area esposta a livelli di inquinamenti sopra il limite
arrivera’ a 117 milioni di persone, cifra che tocchera’
i 190 milioni nell'Europa a 25. Le cifre sono state riferite
da Carlo Iacovini, presidente di Euromobility, l'associazione
dei 'mobility manager'.
La conseguenza dell'esposizione continua
dell'organismo umano ai nocivi livelli di Pm10 procura fino
a quasi un anno di vita in meno per ogni cittadino europeo.
Il particolato provoca effetti soprattutto sul sistema cardiocircolatorio,
riducendo di otto mesi e mezzo la vita, una cifra che diventa
piu' alta in Germania (10) e in Italia (9), e 13.000 morti
fra i bambini di eta' fra 0 e 4 anni sono attribuibili ogni
anno all'esposizione delle polveri sottili. La concentrazione
maggiore di Pm10 si registra nei centri urbani, ma e' estremamente
alta (fino al 30% in piu') nei pressi delle autostrade e delle
principali strade urbane.
Situazioni particolarmente critiche
anche nei pressi delle grandi stazioni ferroviarie e degli
aeroporti: uno studio nell' area ferroviaria di Parigi (100.000
viaggiatori medi al giorno) ha evidenziato che l'uso di locomotive
a gasolio per la movimentazione locale contribuisce fino al
33% del particolato presente in un raggio di un km dalla stazione.
Inoltre la concentrazione di Pm10 aumenta sensibilmente entro
un raggio di 10 km dagli aeroporti, con aumenti oltre il 10%,
non solo a causa di decolli e atterraggi, ma anche per il
flusso di veicoli privati e commerciali che queste infrastrutture
richiamano.
I trasporti incidono per il 70% sulle
emissioni di Pm10, e in Italia ci sono 60 veicoli per 100
abitanti, la percentuale piu' alta d'Europa e quasi come gli
Stati Uniti. Una risposta efficace e' l'utilizzo del metano
(piombo, zolfo, particolato e benzene sono praticamente assenti),
ma anche quello delle due ruote elettriche (in quattro anni,
con circa 6-8.000 km annui, il maxiscooter elettrico permette
un risparmio sul ciclo di vita fino al 25% rispetto a un maxiscooter
tradizionale) e del biodiesel (nel 2004 ne sono state prodotte
in Europa 1,93 milioni di tonnellate, oltre la meta' delle
quali in Germania, dove c'e' l'esenzione totale di accisa
senza limiti di contingente).
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