Violazione delle norme europee per la tutela dei cittadini
e dell'ambiente dai danni dei rifiuti. Con questa accusa la
Commissione Europea si e’ mossa nei confronti dell'Italia,
dando avvio a nove procedure di infrazione. Secondo una nota
diffusa dall'esecutivo europeo "in sei casi, l'Italia
non si e’ conformata alle decisioni adottate nei suoi
confronti dalla Corte di giustizia europea. Un altro caso
contesta la pratica adottata sistematicamente negli ultimi
tempi dall'Italia volta a definire i rifiuti in modo piu’
restrittivo rispetto al diritto comunitario, di modo che alcuni
tipi di rifiuti, non piu’ considerati tali, non rientrino
piu’ nell'ambito di applicazione delle norme europee". Sotto accusa i piani
di gestione dei rifiuti: non sono stati adottati i piani conformi
alle prescrizioni della direttiva quadro per la regione Lazio
e le province di Modena e Rimini. Inoltre, la regione Friuli-Venezia
Giulia e la Puglia, la provincia autonoma di Bolzano e le
province di Modena e Rimini non dispongono di piani di gestione
dei rifiuti conformi alla direttiva sui rifiuti pericolosi.
Negli ultimi anni l'Italia - fa sapere la Commissione - ha
introdotto un meccanismo che restringe la definizione dei
rifiuti e limita l'applicazione della direttiva quadro. Quattro procedure d'infrazione
a tale riguardo sono gia’ in corso. L'Italia deve ancora
adottare misure per conformarsi a questa sentenza. Inoltre,
una legge adottata nel dicembre 2004 ha per effetto che alcuni
tipi di rifiuti non sono piu’ considerati tali in Italia,
benche’ rientrino nella definizione di "rifiuti"
ai sensi della direttiva. Per quanto riguarda
le discariche, la Commissione ha trasmesso all'Italia un ultimo
avvertimento scritto concernente la non conformita’
della legislazione nazionale alla direttiva europea del 1999
sulle discariche, che introduce una serie di norme dettagliate
e altre prescrizioni che le discariche devono rispettare.
I rimanenti procedimenti concernono la mancata esecuzione,
da parte dell'Italia, delle sentenze pronunciate dalla Cge
in azioni avviate precedentemente dalla Commissione. |