Serie D: il Rende respinge le accuse di tentata combine

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Il Rende, attraverso un comunicato, ha respinto le accuse di tentata “combine”, rivolte ieri alla società biancorossa dal presidente del Licata. Dieni aveva affermato che prima dell’inizio dell’incontro di campionato tra il Rende il Licata, alcuni dirigenti calabresi avevano tentato di corrompere i calciatori avversari promettendo in cambio un ingaggio per la prossima stagione.

Di seguito la risposta del club cosentino.

“La SS RENDE respinge fermamente l’accusa di combine avanzata dal Sig. Giuseppe Deni, Presidente del Licata, e sottolinea l’integrità morale e sportiva di tutti i propri tesserati. Le affermazioni del primo dirigente del Licata ledono sia l’immagine sportiva del Rende sia l’immagine etica di una Società che negli anni ha fatto della correttezza, del rispetto una missione di vita.
La SS RENDE si dichiara sorpresa ed offesa della leggerezza delle accuse avanzate nel post partita dal Presidente del Licata, esortandolo ad essere più attento e più pacato nelle proprie esternazioni, essendo la società RENDE sinonimo di correttezza evitando così di denigrare il lavoro e i sacrifici quotidiani degli stessi dirigenti biancorossi. Contestando fermamente le dichiarazioni del Sig. Deni che ha buttato del fango gratuito sull’integrità morale dei dirigenti rendesi si sottolinea come sarebbe stato opportuno, eventualmente, denunciare subito tali nefandezze qualificando il presunto interlocutore. Altresì il Rende si dichiara disponibile a qualsiasi forma di collaborazione con la giustizia sportiva al fine di continuare a garantire la grande trasparenza e il valore di lealtà sportiva che da sempre ne fanno una Società senza macchia e si riserva di tutelare la propria immagine e la Società nelle sedi opportune”.

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Author: Francesco

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