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“Villa Aurora resta un caso…. i dipendenti della famosa Casa di Cura Reggina non hanno ricevuto un euro”.
L’allarme viene lanciato dai Sindacati USB, Fials, CISl, CGIL, CONFINTESA, UIL e CIMOP. e riguarda la situazione della struttura sanitaria di Reggio Calabria. “Sono dieci le mensilità arretrate più una piccola somma del contratto di solidarietà che è pesato come un macigno sulle spalle dei lavoratori nel 2015”.
Il comunicato sottolinea come “nelle tasche dei lavoratori non è arrivato un solo euro a distanza di mesi tra incontri in Prefettura, proclami e promesse”.
I dipendenti si chiedono il perchè di tutto questo e se realmente questa Clinica avrà un futuro. Le famiglie adesso non riescono neanche più a sopravvivere e ci si chiede cosa deve ancora succedere per intimare le istituzioni a fare passi concreti e visibili.
Villa Aurora
Entrando nello specifico si sottolinea come “si è parlato di 500.000 € sbloccati. Tuttavia la verità è che non solo i dipendenti non hanno ricevuto un euro ma quello che riceveranno (non si sa quando) sarà solo un piccolo acconto che va da 800,00 circa a poco più di 1000,00. Cosa devono fare con una miseria del genere dopo dieci mesi di sete e di fame”.
L’attenzione poi si sposta sulle “lavoratrici in maternità che con figli di pochi mesi sono costrette a vivere senza stipendio.
“A distanza di mesi dal Commissariamento – continua la nota dei sindacati – poco o nulla è stato fatto rispetto a quanto promesso o detto. E non vogliamo dimenticare quei lavoratori ai quali non è stato rinnovato il contratto. Contrariamente a quanto viene detto che i posti di lavoro sono da preservare. Nonostante il commissariamento la Clinica non produce nulla e ad oggi il contratto tra ASP ed azienda per l’avvio della Chirurgia non è stato ancora firmato”.
La nota conclude con una frase eloquente. “Non sappiamo di chi sia la colpa e poco importa, i lavoratori vogliono i loro stipendi ed il loro lavoro”.
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