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Quello che doveva essere il giorno più bello per una giovane famiglia di Melito di Porto Salvo si è trasformato in tragedia.
E’ successo tra i giorni 11 e 12 dicembre 2016 presso gli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Una giovane mamma, originaria di Prunella, si accinge in sala parto per essere sottoposta al parto cesareo e le sue lacrime di gioia, quando ha sentito piangere il piccolo venuto al mondo, si sono trasformate, dopo poche ore, in lacrime di disperazione.
Il bimbo è nato alle ore 00.45 di lunedì e alle ore 3.20 è stato constatato il decesso.
La giovane donna era stata ricoverata presso il Reparto di Ostetricia e Ginecologia sabato 10 dicembre e non si è trattato di un travaglio o di un ricovero d’urgenza, come riportato da alcuni quotidiani locali, ma di un parto cesareo definito dai medici “non urgente”.
Il bimbo era sano, lo dimostravano i tracciati e le ecografie e la madre non ha avuto mai alcun problema durante la gravidanza; è filato sempre tutto liscio fino a quella maledetta notte che ha spento per sempre la speranza della giovane donna di tenerlo tra le braccia.
Una tragedia alla quale le famiglie non riescono a darsi pace.
Sulla vicenda la Procura di Reggio Calabria, a seguito della denuncia presentata dalla madre sull’accaduto, ha aperto un’indagine.
La famiglia intanto chiede silenzio e rispetto, soprattutto da parte della stampa, fino a quando non verrà fatta luce sulla vicenda.
Ennesimo caso di malasanità o fatalità?
Si tratta di capire quando e perché il cuore del piccolo abbia smesso di battere. Intanto, al di là delle responsabilità, per i genitori l’episodio è stato uno choc che non potranno dimenticare facilmente.
La redazione di Ntacalabria.it si stringe al dolore delle famiglie.
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