Parole dialettali calabresi: dal Bucceri allo Sceccu

Significato Parole Dialettali Calabresi

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Secondo appuntamento con la nostra rubrica di Ivano Verduci sul Significato Parole Dialettali Calabresi. Dopo il debutto nella prima settimana, abbiamo deciso di continuare con questo angolo “culturale” che ha ottenuto.

Significato Parole Dialettali Calabresi, le nuove

Anche questa settimana vi forniamo il Significato Parole Dialettali Calabresi. Sette parole dialettali con una piccola spiegazione del loro significato. Naturalmente ogni consiglio, suggerimento e spiegazione su questa rubrica é sempre ben accetto.

Le parole della settimana sono:

  • SGUTTARE: terminare, riuscire a far finire.
  • BASTUNACULA: carota
  • SPEZIALI: farmacista
  • BUCCERI: macellaio
  • BUFFETTA: mobile da cucina per alcuni tavolo
  • SCECCU: asino
  • PAPAZZU: montone senza corna
  • PADDECU: Stolto

La rubrica

La decisione di creare un piccolo spazio su Ntacalabria dedicato alle Parole Dialettali Calabresi nasce dall’esigenza di molte persone, soprattutto calabresi emigrati fuori dai confini calabresi. Un angolo del web dove ognuno potrà naturalmente condividere le parole che ricorda o di cui vuole sapere il significato.

Come scritto in premessa, questa piccola rubrica non vuole essere un’angolo culturale fatto da esperti. Per questo motivo eventuali errori, significati troncati e suggerimenti sono ben graditi da tutti. Il nostro invito é rivolto a tutti coloro che ci leggono, esperti della lingua e non.

Il Parole Dialettali Calabresi, il significato

Dialetti calabresi

Nonostante il Significato Parole Dialettali Calabresi, in questo articolo vi forniamo anche alcuni detti in dialetto calabrese :.

CICCIU TOCCHIMI CA MAMMA VOLI (letteralmente Ciccio toccami che mia madre acconsente……. utilizzato per dire se prendi l’iniziativa non dirò di no).

CCA SUTTA NON CHIOVI (qua sotto non piove)

CU NDAVI A MUGGHJIRI BELLA SEMPRI CANTA, CU NDAVI TANTI SORDI SEMPRI CUNTA ( chi ha la moglie bella sempre canta felice, chi ha tanti soldi passa il tempo solo e soltanto a contarli per farne sempre di più e senza goder la vita).

A LINGUA NON AVI OSSA MA RUMPI L’OSSA (la lingua non ha osso, ma rompe le ossa. Detto utilizzato quando qualcuno viene ferito dalle parole di un’altra persona).

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Author: Ivano Verduci

3 thoughts on “Parole dialettali calabresi: dal Bucceri allo Sceccu

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