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Operazione Camaleonte, nuovo colpo inferto alla criminalità organizzata a Nordest. Eseguite decine di ordinanze di custodie cautelari nei confronti di personaggi legati alla cosca crotonese Grande – Aracri.
Operazione Camaleonte
Il blitz, coordinato dalla Procura Distrettuale Antimafia di Venezia è scattato ieri all’alba con 33 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 60 persone indagate. I Carabinieri e gli uomini della Guardia di Finanza hanno eseguito una cinquantina di perquisizioni fra Treviso, Vicenza, Padova, Belluno, Rovigo, Reggio Emilia, Parma, Milano e Crotone. Cinque sono invece gli arresti effettuati dai Carabinieri del comando provinciale crotonese. Eseguiti inoltre, numerosi sequestri per un valore di 20 milioni di euro.
Al centro dell’operazione Camaleonte c’è la cosca cutrese dei Grandi – Aracri, che agiva già da tempo al Nord, in particolare nell’Emilia Romagna ma che ora si sarebbe affacciata anche al Veneto.
Le accuse
Le accuse sono pesantissime: associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione ed ancora, violenza, usura; ma anche sequestro di persona, riciclaggio; emissione e uso di fatture per operazioni inesistenti.
Le indagini
Le indagini sono partite alla fine del 2015. I militari hanno messo in luce le infiltrazioni nel tessuto economico portate avanti in questi anni dalla criminalità legata al clan dei cutresi.
Come si è detto nella conferenza stampa tenutasi presso la Procura della Repubblica di Padova, i componenti della cosca avvicinavano gli imprenditori che si trovavano in difficoltà e per mezzo di prestiti con denaro di provenienza illecita arrivavano ad impossessarsi delle aziende. Talvolta ciò accadeva con connivenza di imprenditori veneti; questi ultimi accettavano infatti di emettere falsa fatturazione per riciclare il denaro.
Le forze dell’ordine, in particolare, hanno tenuto sotto osservazione e ascoltato le conversazioni degli indagati. Da queste sono emerse diverse estorsioni ed usure nei confronti di imprenditori locali. Le usure, in special modo, potevano raggiungere tassi di interesse fino ad oltre il 300%.
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